
Intossicazione alimentare
Tribiano (Milano) - Allerta a Tribiano, dove una sessantina di bambini delle elementari ha accusato in massa, a partire da mercoledì, sintomi compatibili con un’intossicazione alimentare. Vomito, dissenteria, debilitazione, in qualche caso febbre sono i problemi lamentati da più della metà degli alunni delle primarie, 110 in totale. Dodici di loro sono finiti in pronto soccorso; nessuno è grave, nemmeno una bambina di dieci anni che pure resta ricoverata, sotto osservazione, all’opedale Predabissi. Ma le famiglie sono preoccupate. E vogliono andare a fondo. Sono in corso le indagini, da parte di Ats, per capire se la responsabilità dell’accaduto possa essere attribuita alla refezione scolastica.
L’ultimo pasto che i bambini hanno consumato a scuola risale a martedì (mercoledì, ultimo giorno prima delle vacanze, il servizio era sospeso per l’uscita anticipata degli scolari). Quel giorno il menù prevedeva orzo allo zafferano, hamburger e carote. I primi sintomi si sono manifestati 24-36 ore dopo. "È presto per fare valutazioni, di certo siamo dispiaciuti per la situazione e abbiamo dato la massima disponibilità a collaborare per capire cosa sia successo – spiega il sindaco Roberto Gabriele –. Ats ha effettuato i campionamenti del caso e ha anche avviato un’indagine telefonica tra le famiglie. L’impresa appaltatrice si è subito messa a disposizione. Aspettiamo i risultati delle verifiche. Intanto, esprimiamo vicinanza alle famiglie. Ho telefonato personalmente ai genitori, i cui figli hanno accusato i sintomi più pesanti". A Tribiano il servizio di ristorazione scolastica è in appalto da un paio d’anni alla SerCar, tra le principali aziende del settore in Lombardia. "Finora non si erano riscontrate criticità", afferma il sindaco. Al momento non si è ritenuto di sospendere il servizio, che per le scuole materne prosegue.