Vaccinazioni anti-Covid in discoteca, Pink Floyd in sottofondo

La proposta del Live Club di Trezzo e Assomusica: "Torniamo dopo un anno di chiusura. E ora Draghi faccia qualcosa per noi"

Il Live Club chiuso

Il Live Club chiuso

Trezzo sull'Adda (Milano), 11 febbraio 2021 - Da tempio del pop a centro vaccinale. Nuova missione per il Live di Trezzo, il Club chiuso da un anno si mette a disposizione della comunità. Il modello è quello inglese. “Oltreoceano le discoteche partecipano alla campagna - spiega il titolare Fulvio De Rosa che è anche consigliere di Assomusica –. Possiamo imparare da questa esperienza”. Un modo per sottolineate che la fabbrica dei concerti – due società sull’Adda, c’è anche Shining Production che organizza eventi in giro per l’Italia – 8 milioni di fatturato azzerato dal Covid, “è un aspetto essenziale della cultura, anche se la parola musica non compare mai nel testo del Recovery Fund. Eppure, il 71esimo festival di Sanremo, vetrina di Stato per eccellenza del settore, è alle porte. Gli artisti dell’Ariston nascono tutti nei nostri circuiti. Un anno di fermo può essere devastante per una carriera agli inizi”. E poi c’è un altro nodo: “Il cinema ha ottenuto 90 milioni in ristori, le sale concerto 10. Un rapporto che il professor Mario Draghi deve riequilibrare. Altrimenti noi continueremo a essere figli di un dio minore”.

Un segnale c’è stato: “Mercoledì sera, per la prima volta durante le consultazioni per un governo, il presidente Draghi ha convocato Agis, l’Agenzia dello spettacolo. Nonostante i numeri: il circuito dei nostri locali vale quasi un miliardo di fatturato per la musica leggera, dopo lo sport è il primo settore dell’intrattenimento con 350mila addetti nel Paese”. Nell’hinterland milanese, uno spaccato del quadro nazionale: “Abbiamo 20 dipendenti, ma il personale quadruplica a ogni serata”. E poi c’è l’indotto. “Un valore enorme che pesa sull’economia del territorio: perché un concerto fa vivere alberghi, ristoranti, negozi. E’ sempre associato a un momento di relax”. Tutto accantonato, tutto messo da parte finché la pandemia non permetterà una vera ripresa. “Non se ne parla prima dell’estate, le esibizioni hanno bisogno di programmazione, sono necessari dai tre ai sei mesi. Nel frattempo, “diamo una mano sul vaccino. Siamo abituati a gestire grandi flussi di persone, garantiamo un approccio friendly a due passi da casa e permettiamo di risparmiare soldi e ambiente. Utilizzando il Live non sarà necessario comprare barriere in plexiglas o gazebo poi da smaltire. In sottofondo metteremo i Pink Floyd e la puntura diventerà un ricordo indimenticabile”.

 

 

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