Trezzano, molotov lanciata contro la casa confiscata alla mafia

Nessuno è rimasto ferito: i ragazzi ospiti hanno spento le fiamme. Il sindaco Fabio Bottero: gesto gravissimo

Il sindaco Fabio Bottero

Il sindaco Fabio Bottero

 

Trezzano sul Naviglio (Milano), 12 giugno 2022 – Una molotov creata da una bottiglia di vetro riempita di benzina, con infilato dentro uno straccio. Qualcuno l'ha lanciata questa notte, intorno alle 2.30, verso la casa confiscata alla mafia nel 2014  in via Pitagora al civico 4 e abitata dai minori profughi del progetto di accoglienza dell'associazione Villa Amantea. Per fortuna, l'ordigno è finito in una rampa d'accesso e nessuno è rimasto ferito. I sei ragazzi ospiti, tutti 16-17enni, hanno sentito il botto e sono scesi subito a spegnere le fiamme. Immediato l'intervento dei carabinieri di Trezzano che hanno raccolto tutti gli elementi.

A partire da una bicicletta abbandonata davanti all'abitazione e da uno zainetto con dentro stracci, uguali a quello usato per la molotov e una bottiglia tagliata a modo imbuto, con un forte odore di benzina. Le indagini sono in corso e saranno i carabinieri della Compagnia di Corsico a chiarire ogni dettaglio e scavare tutte le possibili ipotesi. Lo scenario è complesso.

Tra i ragazzi e il proprietario della vicina pizzeria c'era stato qualche screzio, ma niente di così grave da poter far supporre un gesto così violento, anzi, il titolare si era dimostrato in diverse occasioni disponibile al dialogo. C'è anche da sondare il possibile gesto intimidatorio da parte di altri ragazzini, forse infastiditi dalla presenza dei coetanei alle giostre del paese: classiche liti banali.

E poi, il fatto più grave su cui l'attenzione è altissima. Qualche settimana fa, i ragazzi profughi erano stati avvicinati a Buccinasco da un paio di macchine con a bordo degli uomini che li avevano minacciati, sostenendo di far parte della “mafia locale”. Tutto è da capire. In questo scenario, si inserisce il fatto che proprio questa mattina, sempre a Trezzano e in un'altra villa confiscata alla criminalità organizzata, si tiene un'iniziativa voluta dal Comune in sinergia con le associazioni antimafia: la pulizia di una villa che sarà destinata a progetti sociali. Sull'iniziativa c'era stata un po' di contestazione, in modi tuttavia pienamente pacifici: alcuni residenti avevano puntualizzato che non c'era stata autorizzazione a procedere da parte del condominio. “Massima solidarietà ai ragazzi di Villa Amantea e ai responsabili – commenta il sindaco Fabio Bottero –, un gesto gravissimo e vile. Attendiamo gli sviluppi delle indagini”.

 

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