
Una foto storica dei milanesi in attesa del "treno del mare"
Milano, 15 giugno 2020 - Solo a sentire il nome, “treno del mare“, viene voglia di partire, tanto più in un’estate che segna la fine della lunga quarantena e la riapertura di confini che hanno separato per mesi Milano dalle “sue“ spiagge sulla riviera ligure. Un nome che evoca attese sulla banchina, conversazioni a bordo per far passare il tempo, riviste da sfogliare e un paesaggio che passa dalla periferia urbana alla pianura e ai rilievi, scendendo fino a Genova. Poi una corsa a ritmo lento lungo la riviera, fra gallerie e tratti dove si vede uno spicchio di azzurro, fino alla stazione meta delle vacanze.
Era così negli anni del boom economico, quando i milanesi scoprivano la Liguria, con le seconde case, le pensioni familiari, le colonie aziendali, gli stabilimenti balneari, le “vasche“ sul lungomare, il gelato e gli amori estivi. Ed è così anche adesso, con treni che si affollano nel fine settimana, pieni di rumorose comitive di giovani, gruppi di anziani, famiglie che evitano incolonnamenti sull’autostrada, pendolari di un turismo mordi e fuggi. A maggior ragione sarà così nel prossimo futuro, viste le difficoltà nel raggiungere mete esotiche e lontane.
Da oggi, grazie a un accordo tra Regione Liguria e Regione Lombardia, Trenitalia e Trenord, entrano in servizio 6 nuovi “treni del mare“ che ogni domenica collegheranno Milano Garibaldi con le riviere. "I turisti sono i benvenuti", ha spiegato l’assessore al Turismo della Liguria, Gianni Berrino. Una frase non scontata, visto il periodo. Segnale di un "progressivo ritorno alla normalità", secondo l’assessore lombardo Claudia Terzi. Una normalità fatta anche di viaggi su treno dal nome romantico, che evoca avventure e vacanze.