
Tre aggressioni in mezz’ora. Raid contro i passanti e su un autobus. Poi l’intervento della polizia e il fermo dei...
Tre aggressioni in mezz’ora. Raid contro i passanti e su un autobus. Poi l’intervento della polizia e il fermo dei due rapinatori marocchini di 26 e 28 anni. Per bloccare il meno giovane, armato di bastone, gli agenti sono stati costretti a usare il taser. Il primo blitz è andato in scena alle 23.15 di giovedì in via Ajaccio. I due nordafricani hanno aggredito un diciottenne bengalese, che stava tornando a casa in compagnia di un coetaneo camerunense e di un trentaduenne italiano: il ragazzo è stato spintonato e costretto a consegnare due euro; dopo un’ulteriore richiesta di soldi a cui ha risposto di no, è stato preso a calci e depredato del giubbotto. I due marocchini sono saliti a bordo del bus 38 e hanno preso di mira un ventenne ivoriano; il ragazzo ha chiesto aiuto al conducente, che ha aperto le porte per consentirgli di scappare, ma è stato bloccato in piazzale Susa, malmenato e derubato di giubbotto e cellulare.
L’ultimo episodio è avvenuto alle 23.38 in via Amadeo: i nordafricani si sono avvicinati a un’auto parcheggiata e hanno chiesto una sigaretta alla conducente, una ventenne italiana; al rifiuto di quest’ultima, hanno danneggiato lo specchietto retrovisore dell’auto con una bastonata. Poi si sono allontanati verso il tunnel che porta al cavalcavia Buccari, dove hanno bruciato uno dei giubbotti rapinati. Lì sono stati intercettati dai poliziotti delle Volanti: il ventottenne si è opposto al controllo, brandendo il bastone; a quel punto, il capopattuglia ha attivato il taser, colpendolo con i dardi a una coscia e a un fianco. N.P.