
di Roberta Rampini
"Mi fa piacere sapere che l’indirizzo tecnico-economico del Levi è in testa alla classifica perché gli studenti che lo frequentano di solito sono quelli più effervescenti, che spesso lo scelgono perchè non vogliono fare il liceo, ma è comunque un indirizzo faticoso, con sbocchi occupazionali più immediati". È questo il primo commento di Elisabetta Boselli, dirigente scolastica del Primo Levi di Bollate, alla notizia che l’indirizzo tecnico economico è in testa alla classifica Eduscopio redatta dalla Fondazione Agnelli per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, ovvero l’indice di occupazione dei diplomati, che è pari al 73%.
L’istituto che la preside dirige da tre anni è frequentato da circa 1.200 studenti, una “città nella città” con diversi indirizzi di studio: Amministrazione finanza e marketing, Relazioni internazionali per il marketing, Chimica materiali, Biotecnologie sanitarie. Ci sono anche il liceo linguistico, il liceo scientifico opzione scienze applicate e il liceo scientifico sportivo.
L’indirizzo tecnico economico ha 259 iscritti. "Tengo a precisare iscritti, perché purtroppo quest’anno paghiamo il conto di due anni di pandemia e qualche studente è ripetente, altri invece si sono iscritti e hanno abbandonato la scuola perché è risultata più difficile rispetto alle loro aspettative – spiega Boselli –. I docenti che insegnano al tecnico economico sono gli stessi del liceo, per quanto riguarda le materie che hanno in comune, e quindi la preparazione e l’impegno richiesti sono gli stessi, come nelle materie di indirizzo".
Il podio conquistato è una spinta ad andare avanti nella stessa direzione per il Levi, perché significa che la formazione degli studenti risponde alle richieste del mondo del lavoro. "Abbiamo molti progetti per favorire il rapporto con il mercato del lavoro che ci consentono di misurare la preparazione dei nostri studenti. Negli ultimi due anni abbiamo dovuto fare i conti con la Dad e le misure di contenimento, ma ora riprenderemo anche i progetti trasversali a tutti gli indirizzi – conclude la preside –. Noi non riusciamo ad avere riscontri sul lungo periodo per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali, la classifica Eduscopio ci aiuta ad avere queste informazioni".