San Giuliano Milanese (Milano) – Schiacciate da un mezzo agricolo dopo un festino a base di alcol e droga, in un campo di mais al confine tra San Giuliano e Locate Triulzi. Per la morte, nel luglio 2021, di due amiche marocchine di 28 e 31 anni, lasciate sole dagli amici che si trovavano con loro fino ad un attimo prima della tragedia, sono ora arrivate due condanne.
Il tribunale di Lodi ha condannato per omissione di soccorso due delle quattro persone che avevano passato la notte tra l'1 e il 2 luglio del 2021 in un campo di mais di San Giuliano Milanese assieme ad Hanan Nekhka, 31 anni, e Sara El Jaafari, 28, residenti a Milano, morte dopo essere state investite da un trattore che spargeva pesticidi nella coltivazione.
Un marocchino di 37 anni, pregiudicato, è stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione; una romena di 25 anni a un anno, con sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento di un risarcimento provvisionale di 5mila euro a favore dei genitori di El Jaafari, l'unica che secondo il consulente medico legale della Procura di Lodi era sopravvissuta per diverse decine di minuti all'investimento. La 28enne, pur con lesioni gravissime, era infatti riuscita a dare l'allarme al 112, ma non era stata in grado di indicare la località esatta in cui si trovava.
“La mia amica è morta e io sono ferita”, queste le parole pronunciate dalla giovane nel corso di quella drammatica telefonata. Poi la comunicazione si era interrotta. Entrambe le donne erano state ritrovate solamente il 3 luglio, all'esito di lunghe ricerche, ormai senza vita.
Un altro imputato, un marocchino di 30 anni, è stato invece assolto, e la posizione del quarto partecipante alla festa, in cui si erano consumati anche alcolici e stupefacenti, è oggetto di uno stralcio per rito abbreviato.
Il conducente del mezzo agricolo era stato invece prosciolto dall'accusa di omicidio colposo, perché secondo la Procura di Lodi le piante di granoturco alte quasi tre metri e il rumore del macchinario gli avrebbero impedito di vedere sotto le piante di mais, soprattutto nel caso in cui vi fossero persone sdraiate. L'investimento era avvenuto all'alba e, secondo l'unico imputato che ha preso la parola durante il processo, erano tutti assopiti a causa del poco sonno e delle sostanze assunte, al punto da accorgersi dell'arrivo del trattore Grim 5000 solamente quando il mezzo agricolo era ormai già sopra di loro.