
Una recente protesta di alunni e genitori contro il trasloco forzato
Milano – La data per completare il trasloco della scuola di via Vivaio nella sede comunale di viale D’Annunzio, il 30 giugno, è stata messa nero su bianco in una determina e il Comune pensa già a dove collocare gli arredi scolastici che non saranno riutilizzati a Milano. La direzione probabile è una delle scuole finite sott’acqua durante l’alluvione in Romagna. Ad anticiparlo è la vicesindaco con delega all’Educazione Anna Scavuzzo, che ieri mattina, a margine di un picnic per il clima al Parco Sempione, ha fatto il punto sul caso Vivaio.
«Noi – spiega la numero due di Palazzo Marino – abbiamo proseguito con il percorso che avevamo comunicato. E ora c’è l’atto del Comune, che serve per andare avanti. Intanto abbiamo fatto due sopralluoghi con il Consiglio d’istituto in viale D’Annunzio e domani (oggi, ndr ) lo faremo con i consiglieri comunali". Scavuzzo aggiunge: "Abbiamo fatto un investimento per nuovi arredi, anche per alleggerire le operazioni di trasloco da via Vivaio a viale D’Annunzio. Stiamo valutando anche come riutilizza gli arredi che oggi sono in via Vivaio e non saranno portati nella nuova sede. Con la Protezione civile stiamo ragionando se farli avere a una delle scuole della Romagna che ha bisogno di riprendersi rapidamente dopo l’alluvione".
La vicesindaco prova a gettar acqua sul fuoco delle polemiche: "Vogliamo che il trasloco nella scuola di viale D’Annunzio sia un cambiamento che però non rompa niente dell’esperienza di via Vivaio, anzi. In una scuola grande come quella di viale D’Annunzio si potranno fare un maggior numero di attività". Nuovi ricorsi in vista da parte dei genitori? "Penso di sì – prevede Scavuzzo. Ogni volta che abbiamo pubblicato un atto, è stato impugnato. Con serenità valuteremo cosa ci sarà contestato". I genitori tirano in ballo il Governo Meloni e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per bloccare il trasferimento. "Non capisco cosa si chiede. Che qualcuno paghi l’affitto di via Vivaio? Non so se sia una richiesta accoglibile, visto che c’è già un’altra scuola a disposizione".
Il capogruppo di FI in Comune Alessandro De Chirico va all’attacco: "La scuola di viale D’Annunzio non è idonea ad ospitare ragazze e ragazzi con diversi tipi di disabilità. A differenza dell’edificio di proprietà dell’Istituto dei ciechi che è accessibile al 100%. Purtroppo la Scavuzzo ha gestito malissimo e con arroganza la situazione".