
Patrizia Russo, 32 anni, guida da 18 mesi lo storico tram dell’Atm, il Carrelli
Milano, 14 febbraio 2020 - Innamorata del tram 10. Il suo. Perché Patrizia Russo, 32 anni, da un anno e mezzo guida lo storico Carrelli dell’Atm. San Valentino l’ha trascorso dal pomeriggio alla sera sui binari conducendo milanesi - soprattutto coppie, vista la festività - fra gli angoli più belli di Milano: "La linea 10 è come se fosse turistica. Passa di fianco al Monumentale, ai grattacieli di piazza Gae Aulenti, all’Arco della Pace, alle ville liberty di via Ariosto e ha il capolinea in piazza XXIV Maggio. Un viaggio fra i luoghi più suggestivi della città. A bordo di questo tram ho visto le albe e i tramonti più belli della mia vita" afferma Patrizia. Napoletana doc, figlia di un autista di bus, ha in tasca una laurea in Scienze ambientali e un master in Biologia marina: "Ma di posti di lavoro nel settore non ce n’erano. Così ho deciso di punto in bianco di venire a Milano anche se non conoscevo nessuno e ho fatto domanda all’Atm. È stata la mia fortuna".
Come si diventa tranviera? "Il primo passo è stato prendere la patente D, quella che abilita alla guida di autobus, poi la Cqc, la carta di qualificazione del conducente. Quando sono stata assunta da Atm, ho seguito un corso di teoria per un mese al Campus di San Donato, dove ho appreso il funzionamento dei sistemi di bordo, il riconoscimento dei guasti. Poi sono passata alla pratica. Per un altro mese e mezzo facevo lezione di guida su un tram con un istruttore. L’ultimo step è stato l’esame ministeriale dell’Ustif".
Pentita del percorso professionale? "Per nulla. A Napoli lavoravo come impiegata in un ufficio. Mi annoiavo profondamente, passavo il tempo a guardare l’orologio. Adesso è diverso: perché se anche il percorso è sempre il medesimo non c’è giorno uguale all’altro. Amo il mio lavoro".
I suoi colleghi maschi come la trattano? "Mi portano sul palmo della mano".
Non avrebbe preferito trascorrere il 14 febbraio a cena con il suo compagno? "Al momento sono single. Ad ogni modo il tram sull’amore insegna moltissimo. Potrei scriverci un libro".
Inizi col raccontarlo. "La passione scoppia spesso tra i passeggeri: iniziano a scambiarsi gli sguardi, poi i numeri. Ogni giorno è San Valentino".
E a lei non riceve mai profferte amorose? "I miei spasimanti sono over 80, mi lasciano spesso caramelle e cioccolatini. Una volta un signore mi ha portato un maritozzo. Ma il regalo più bello me l’ha fatto una coppia di turisti stranieri a cui avevo fornito qualche informazione. Prima di scendere lei aveva in mano una rosa e scelsero di regalare il fiore a me".
Un vip che ha caricato? "Spesso Fabio Volo, in corso Sempione. Papabile, certo. Ma, sposato com’è, sono arrivata troppo tardi…".