REDAZIONE MILANO

Traffico di droga tra l'Italia e la Spagna, 29 arresti e 219 chili di cocaina sequestrati

Un'operazione della Squadra mobile della questura di Milano, coordinata dalla Dda

Droga nascosta tra ananas

Milano, 3 ottobre 2018 - Smantellate due organizzazioni dedite al traffico internazionale di stupefacenti e allo spaccio organizzato di piazza. La Squadra mobile della questura di Milano, coordinata dalla Dda, ha eseguito nella giornata di ieri e nelle ultime ore tra l'Italia e la Spagna, due ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere e ha sequestrato, tra le altre sostanze, 219 chili di cocaina e armi.   Le due ordinanze, emesse dal gip di Milano, Emanuela Cannavale, su richiesta del sostituto procuratore Bruna Albertini, hanno riguardato 29 persone, prevalentemente italiani (due residenti a Barcellona), tre magrebini e un albanese, ritenuti a vario titolo partecipi di due associazioni per delinquere, la prima finalizzata al traffico internazionale di cocaina e la seconda allo spaccio organizzato di piazza. 

La droga sequestrata
La droga sequestrata

Il 27 e 28 marzo 2017, al molo Darsena Toscana ovest nell'area portuale di Livorno, l'attivita' nei confronti di S.P. e M.C. ha consentito di sequestrare complessivamente 215 Kg di cocaina occultati all'interno di alcune casse di ananas contenute in due differenti container. Il 23 maggio 2017, S.P. è stato ucciso con armi da fuoco a San Jose' (Costarica) mentre si trovava con la compagna, nei pressi dell'ambasciata italiana. Le indagini hanno consentito di accertare l'organizzazione di almeno altre due importazioni di sostanza stupefacente, di imprecisato quantitativo, di cui una verosimilmente andata a buon fine, dal mese di ottobre 2017 al mesi di marzo 2018.

L'indagine, in campo internazionale, è stata effettuata con la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia, che hanno consentito un costante coordinamento con la polizia spagnola. Nei confronti dei due dimoranti a Barcellona, l'Autorita' giudiziaria ha emesso un Mandato di Arresto Europeo, eseguito contestualmente all'esecuzione delle catture dalla Guardia Civil. Nel corso dell'esecuzione della misura cautelare sono state eseguite numerose perquisizioni sia a carico dei destinatari che a persone legate a vario titolo agli stessi.

Tra gli arrestati nell'indagine, c'è anche S.T. 62 anni, entrato in carcere a 16 anni al minorile di Catania e mai uscito se non per brevissime pause legate alla sua attività artistica sviluppata durante la detenzione. Una vita da detenuto segnata da rivolte, tentati omicidi, un assassinio e una storia criminale che non si è mai interrotta nonostante abbia chiesto di recente la grazia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Attualmente S.T. era in semilibertà, dormiva nel carcere di Bollate e usciva durante il giorno per lavorare in una onlus diretta dalla compagna sudamericana. Gli investigatori della Narcotici, diretti da Domenico Balsamo, hanno scoperto che era una copertura e hanno studiato i suoi movimenti mentre lavoravano all'indagine sul grosso traffico di cocaina che arrivava dal Costa Rica in container pieni di ananas. Ieri il pregiudicato è stato seguito all'uscita di Bollate e bloccato in via Settembrini 32, a Milano, dove all'interno di una Seicento parcheggiata in cortile sono stati trovati 27 chili di hashish, 3 di cocaina e due pistole con un silenziatore. Nel 1981 S.T. fu accusato dell'omicidio di Francis Turatello nel carcere di Nuoro ma 4 anni dopo fu assolto. Infine lo condannarono per aver ucciso un altro uomo. Felice Maniero, la 'faccia d'angelò a capo della mala del Brenta, in un interrogatorio del 1995 lo definì "il killer delle carceri".