ROBERTA RAMPINI
Cronaca

"Tombe depredate, adesso basta": denuncia per omessa custodia

Cornaredo, Flavio Ravasi: rubata la statua accanto al loculo della mamma. Il Comune è responsabile

"Tombe depredate, adesso basta". Denuncia per omessa custodia

"Tombe depredate, adesso basta". Denuncia per omessa custodia

"Mio padre che ha 92 anni è arrabbiatissimo: quando sabato mattina siamo arrivati davanti alla tomba della mamma e non c’era più la statua ci è rimasto male. Ho deciso di presentare la denuncia per sollevare un problema che esiste da tempo e per sollecitare il Comune a intervenire". È lo sfogo di Flavio Ravasi, che nelle scorse ore si è rivolto ai carabinieri per fare una denuncia contro ignoti per il furto della statua e una denuncia contro il Comune di Cornaredo per omissione di vigilanza e custodia. Il problema è quello dei continui furti nel cimitero della frazione di San Pietro all’Olmo.

E anche se in questo momento il Comune è commissariato, Flavio ha voluto mettere nero su bianco la denuncia, "se non diciamo nulla le cose non cambieranno". Questi i fatti: sabato 6 aprile, Flavio ha accompagnato il papà a fare visita alla tomba della mamma nel cimitero di via San Michele, come fa tutti i sabati mattina. Ma quando è arrivato sul posto l’amara sorpresa, la statua di bronzo alta quasi due metri raffigurante una donna che getta fiori era sparita. Qualcuno dopo aver rotto i supporti in ferro che la tenevano agganciata alla lapide l’aveva rubata. "Non è la prima volta che succede, ma prima i malfattori rubavano oggetti di piccole dimensioni come crocifissi, fioriere, adesso anche le statue – racconta –. Sicuramente non è stata una sola persona, la statua era pesante da trasportare. Purtroppo non sapremo mai chi sono i responsabili, né tantomeno riavremo la statua, perché nel cimitero non ci sono le telecamere e anche il custode è spesso assente in quanto occupato nel cimitero di Cornaredo, così quello di San Pietro resta incustodito negli orari di apertura".

Ma per un furto del genere, che sicuramente ha richiesto un po’ di tempo e arnesi adatti, i ladri avranno agito nelle ore serali o notturne. Nella denuncia contro il Comune, Flavio precisa anche che sul retro del cimitero c’è "un facile accesso, con un cancello di altezza limitata, chiuso da un lucchetto". E siccome la statua rubata dalla tomba della mamma è solo l’ultimo furto in ordine di tempo e nessuno in questi mesi ha fatto qualcosa, "ritengo il Comune corresponsabile di quanto avvenuto e quindi ho ritenuto doveroso fare la denuncia". Insomma sarebbe facile per chiunque entrare da lì scavalcando o rompendo il lucchetto. Quella dei furti nei cimiteri è una piaga molto diffusa, statuette e altri oggetti in rame o bronzo, collocati sui loculi e tombe, vengono trafugate e rivendute. Di recente diversi casi si sono registrati nel Sud Milano. Ma qualche Comune che ha installato le telecamere è riuscito a identificare i responsabili, "anche nella nostra zona molti cimiteri sono dotati di sistema di videosorveglianza", conclude Ravasi.