REDAZIONE MILANO

Termini scaduti bilancio ancora da approvare

Rischia la procedura di infrazione il Comune di Cologno, che non ha ancora approvato il bilancio consuntivo. A causa della crisi di maggioranza, il sindaco Angelo Rocchi non ha avuto i numeri in aula per tre volte consecutive tanto che le sedute non sono mai neanche iniziate. Così, dopo tre tentativi andati a vuoto, l’Amministrazione ci riprova e convoca per il 6 giugno il consiglio comunale per discutere il documento economico. Una convocazione fuori tempo, come hanno denunciato i gruppi di opposizione al completo. "Ormai siamo a quasi 40 giorni dalla scadenza di legge di aprile - commentano Pd, Cologno Solidale e Democratica, coalizione di centro,Art Lista e Verdi Europei -. Il Prefetto di Milano ha inviato una nota di richiamo al Comune già il 24 maggio, chiedendo di provvedere a iscrivere al più presto all’ordine del giorno del consiglio l’approvazione del consuntivo, rammentando il termine di scadenza è fissato nella data del 30 aprile".

Una paralisi che tiene bloccati 3,5 milioni di variazione, tra cui 215mila euro per la videosorveglianza, 162mila per il rifacimento dei bagni delle scuole e altri 40mila per la scuola Pascoli, oltre a 60mila per l’emergenza ucraina. "Il Prefetto dovrebbe aprire la procedura di infrazione - spiega Andrea Arosio di Cologno Solidale e Democratica -. Questa incapacità del sindaco ha portato a una città bloccata: soltanto lo slittamento del bilancio non permette di impegnare una serie di cospicue somme, che non possono essere impiegate per i servizi ai cittadini". Secondo l’opposizione, mai come stavolta Cologno rischia il commissariamento con lo scioglimento del consiglio comunale. "La legge impone che, se il bilancio non viene approvato, il Comune viene commissariato. Una eventualità non così lontana visto quello che sta accadendo e che sarebbe davvero l’ennesimo danno creato da questa Amministrazione". Se la minoranza sta facendo pressing al Prefetto, per denunciare la situazione anomala, dall’altra parte Rocchi sta tentando di ricomporre la sua precaria maggioranza. La convocazione del 6 giugno è arrivata senza la consueta consultazione con i capigruppo che non hanno potuto concordare la data. Laura Lana