ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Tentato omicidio al parco delle Groane, arrestato l’uomo che ha sparato: “La pistola non era mia”

A pochi giorni dal ferimento di un 31enne a Cesate finisce in manette uno spacciatore. Il movente? Un regolamento di conti per la spartizione del territorio

Sparatoria a Cesate, caso risolto dai carabinieri in pochi giorni

Sparatoria a Cesate, caso risolto dai carabinieri in pochi giorni

Cesate (Milano), - E' stato identificato e fermato in meno di 48 ore, il responsabile del tentato omicidio avvenuto venerdì scorso a Cesate, in un'area vicino al Parco delle Groane. Si tratta di un marocchino di 30 anni. Nelle scorse ore il Gip del Tribunale di Milano, Roberto Crepaldi, ha convalidato il fermo e disposto il carcere. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l'indagato e la vittima, un connazionale di 31 anni, entrambi pusher avrebbero litigato per la spartizione del territorio. Una lite violenta, poi è spuntata una pistola. "Ho sparato ma la pistola non era mia, ma della vittima che ho disarmato", ha affermato il 30enne durante l'interrogatorio. Una cosa è certa è stato esploso un colpo che ha raggiunto di striscio il 31enne ferendolo al collo. L'indagato è scappato mentre il marocchino ferito si è trascinato fuori dall'area boschiva, ha raggiunto via Dante e chiesto aiuto. La telefonata alla centrale operativa del 118 è arrivata intorno alle 12. Sul posto è stata inviata un'ambulanza e un'automedica. Dopo le prime cure mediche sul posto è stato trasferito in codice giallo all'ospedale Niguarda di Milano e dimesso il giorno dopo. E' stato ascoltato dai carabinieri che hanno avviato e concluso le indagini in poco tempo. L'ipotesi iniziale che la vicenda sia legata al mondo dello spaccio è stata confermata, ma non si tratterebbe di una lite tra capo e sottoposto piuttosto tra due spacciatori che stavano discutendo per dividersi territorio e affari.