Visite mediche “a tempo” in Lombardia: “Tempari sono inaccettabili, ogni paziente ha i suoi bisogni”

La nuova deliberà sulla sanità stabilisce quanto devono durare le visite e gli esami. Rossi (Ordine dei medici di Milano): “E' impossibile, il tempo è anche un elemento di cura”. E sul personale dal Sud America: “Sono benvenuti, ma non ci siano deroghe sulle regole. Niente scorciatoie”

Milano – "I tempari, che indicano i tempi medi di una prestazione medica, sono certamente un modo per valutare quante visite possono essere fatte in un determinato arco temporale. Non lo nego. Ma per noi medici sono inaccettabili. E' impossibile che persone diverse con diverse patologie abbiano tutte bisogno dello stesso spazio. Il tempo, del resto, è anche un elemento di cura. Il tempario noi non lo possiamo tollerare". È la presa di posizione dell presidente dell'Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, in merito alla proposta dell'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, di una standardizzazione dei tempi delle prestazioni sanitarie per la riduzione delle liste d'attesa. "E' impossibile che persone diverse, con diverse patologie, diverse problematiche possano essere visitate con gli stessi tempi", ha spiegato Rossi, ad Adnkronos sottolineando che "il bello della nostra professione è proprio riuscire a dare le risposte giuste a ciascuno e il tempo dedicato non può mai essere uguale per tutti".

Una recente delibera sulla sanità fissa infatti tempi più stretti per la consegna degli esiti di alcuni esami di screening e un "tempario” che stabilisce quanto devono durare le visite e gli esami del Pngla, dai dieci minuti di un elettrocardiogramma ai 45 di una polipectomia endoscopica dell’intestino crasso. E stabilisce, per gli ospedali pubblici, concretamente i numeri annuali da erogare per tutte le prestazioni del Pngla (mentre per i privati metà del 10% del budget che viene negoziato con le Ats dovrà essere destinato ad aumentare del 10% le prime visite e del 5% gli esami di questo gruppo); inoltre l’ampliamento, a partire dal 6 maggio, degli orari di visite ed esami il pomeriggio dalle 16 alle 20 e il sabato mattina, la prenotazione diretta dei controlli prescritti dallo specialista che visita un paziente nella stessa struttura, e la condivisione sui canali di prenotazione esterni (il call center regionale, la piattaforma online e le farmacie) del 60% delle agende per le prestazioni del Pngla a partire dal 2 maggio.

Nel corso della presentazione della nuova delibera sulla sanità Bertolaso ha anche parlato della sua “missione” in Sud America, sottolineando che ci sarebbero 3mila infermieri e 500 medici di Argentina e Paraguay interessati a lavorare in Lombardia. "Tutti assolutamente ben accetti, ma con le regole dello Stato italiano. Non è tollerabile che si trovino scorciatoie" ha detto Rossi. In particolare, per Rossi non dovrebbe essere possibile "far arrivare professionisti che non hanno i titoli con tutti i criteri riconosciuti dal ministero della Salute. Non dovrebbe essere possibile che i professionisti esercitino senza essere iscritti all'Ordine dei medici o senza i riconoscimenti richiesti ai professionisti italiani", ha aggiunto il presidente ricordando che "purtroppo" si utilizzano "norme che permettono di svicolare a tutto questo. Norme create in tempi più bui, in cui il Covid imperversava. Queste deroghe, nate in emergenza, si vorrebbero utilizzare per trovare delle scorciatoie alla preparazione, serissima, che hanno gli studenti di Medicina in Italia, trovando escamotage per fare lavorare rapidamente questi colleghi di altri Paesi".

Invece di fare queste "scelte esotiche", ha aggunto Rossi, "meglio sarebbe pagare meglio i medici. Si offrano condizioni migliori per lavorare e l'assessore Bertolaso vedrà che i medici torneranno in Italia, torneranno a essere felici di lavorare nel nostro Paese che ha strutture sanitarie di primo ordine e dove, se le condizioni economiche e di vita lavorativa fossero migliori, ci sarebbero molte più persone a rimanere invece di andare a lavorare all'estero, come accade in molti casi ormai". 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro