
Benvenuti nel paese più videosorvegliato d’Italia. A Pescate, alle porte di Lecco, presto saranno installate altre 30 telecamere che si...
Benvenuti nel paese più videosorvegliato d’Italia. A Pescate, alle porte di Lecco, presto saranno installate altre 30 telecamere che si aggiungeranno alle 77 già in funzione del sistema di videosorveglianza comunale: una ogni 20 abitanti. Sono telecamere di contesto, per riprendere quanto avviene in una determinate zona, ma saranno approntati pure due varchi per la lettura automatica delle targhe. "Saremo in grado di monitorare ogni metro quadrato delle tre strade provinciali che attraversano il paese e dei parchi pubblici – spiega Dante De Capitani, 67 anni, 14 da sindaco, anche grazie all’impegno per la sicurezza che gli vale il soprannome di “sceriffo“ –. Saranno utili per prevenire comportamenti scorretti, accertare la dinamica degli incidenti, rintracciare chi abbandona rifiuti e tenere alla larga gli spacciatori. E serviranno a investigatori e inquirenti per le indagini". Il Grande fratello comunale cresce pure a Merate (12 nuove postazioni e 26 telecamere), Carenno, Perledo (postazioni a doppia funzione per controllo targhe e videosorveglianza ambientale) e Nibionno (11 telecamere fisse e 4 per il riconoscimento ottico dei caratteri). "La sicurezza non si garantisce solo con misure repressive, ma con strumenti tecnologici evoluti" spiega il prefetto Sergio Pomponio, che ha firmato un Patto per la sicurezza urbana con i sindaci. D.D.S.