
Caccia alla deroga a sorpresa o a un luogo dove traslocare (LaPresse)
Milano, 8 maggio 2019 - Il sipario del teatro Ciak si abbasserà il 30 maggio. Poi, addio alla tensostruttua di viale Puglie, nel quartiere Calvairate. Ma non tutto è perduto: «Stiamo cercando una soluzione per andare avanti», assicura Gianmario Longoni, di Show Bees, la società che gestisce gli spettacoli nel polo realizzato nel 2014 dalla famiglia Togni su un terreno di proprietà della Sanitaria Ceschina prolungando la vita dello storico teatro la cui sede è diventata itinerante più di dieci anni fa, quando il contratto nel luogo originario (in via Sangallo, a Città Studi) non fu rinnovato dalla proprietà. Il «palatenda» fu ospitato fino al 2012 nel cortile della Fabbrica del Vapore. Poi il trasferimento in viale Puglie, vicino al parco Alessandrini. La struttura è temporanea e, secondo la legge, deve essere smontata dopo tre anni. Lo scorso dicembre a «salvare» il Ciak era intervenuto il Comune che ha consentito di tenere aperta la struttura almeno fino al 30 maggio, per mettere in scena tutti gli spettacoli programmati sul cartellone.
A complicare il quadro, le tensioni con Forumnet, società proprietaria del Mediolanum Forum, che ospita la serata finale del talent show X Factor, mentre le serate live da qualche anno si svolgono al Ciak. Ma adesso si pensa al futuro: «Le possibilità sono diverse – sottolinea Longoni –. Potremmo cercare un luogo alternativo o anche chiedere una nuova autorizzazione per rimontare la tensostruttura nello stesso posto. Oppure, cercare una sede stabile». Rosa Pozzani, vicepresidente del Consiglio di Municipio 4, sottolinea però i «sei lunghi anni di attesa, reclami, denunce e notti insonni» mentre con sollievo annuncia le operazioni di smantellamento imminenti. «Giusto – riflette – l’intento di portare un teatro, quindi cultura, in un’area di periferia ma sbagliatissima la scelta di collocare una tendostruttura non insonorizzata né insonorizzabile a poche decine di metri dalle abitazioni, senza poi vigilare sulla programmazione, su decibel e orari da rispettare. Non esulto certo per la decisione di chiudere il teatro, ma questo non può funzionare calpestando il legittimo diritto al riposo notturno e festivo dei residenti». Longoni replica sottolineando di aver ricevuto tante manifestazioni di affetto dal quartiere. «Non solo abbiamo portato cultura in periferia ma abbiamo bonificato un luogo problematico». Quello più evidente è il mercatino delle pulci della domenica, che attira decine di venditori abusivi.