Milano, 18 aprile 2024 – Problemi di ordine pubblico alla Scala durante “La cavalleria rusticana” e “I pagliacci” in scena mercoledì sera. O meglio, problemi di disturbo agli spettatori comodamente seduti nelle poltrone del Teatro che si sono infastiditi al pianto di un piccolo bambino presente con la sua famiglia per l’opera di Mascagni e di Leoncavallo.
Nel mezzo dell’opera di Mascagni, tra le voci del soprano, il tenore e il baritono, gli spettatori hanno udito anche i vagiti del bambino: dopo un primo pianto, il bambino ha ripreso a piangere durante la celebre aria “Voi lo sapete, o mamma”. La scelta di irrompere in questa scena con il pianto sembrerebbe quasi una burla da parte del bambino che però ha spazientito gli ospiti in sala.
Sul palco Santuzza e Lucia, rispettivamente soprano e contralto, mettevano in scena l’opera di Mascagni (e la famosa novella di Giovanni Verga); dal palco destro il pianto del bambino sembrava inconsolabile e così dalla sala uno spettatore ha richiesto il silenzio. Ma il personale di sala non è intervenuto subito e allora è toccato al sovrintendente del teatro, Dominique Meyer, a recarsi personalmente nel palco interessato e chiedere alla famiglia, di nazionalità inglese, di allontanarsi e lasciare il teatro.
Cosa dice il regolamento della Scala
Quello richiesto da Meyer è stato di “rispettare il regolamento” che in merito a casi come quello accaduto ieri, parla chiaro: nella sezione del regolamento apposita, si legge che "qualora il bambino dovesse arrecare disturbo agli altri spettatori, l’accompagnatore e il bambino saranno gentilmente invitati ad assistere al resto della rappresentazione nel foyer del Teatro ove sono collocati appositi schermi Tv. A tal proposito, si consiglia di scegliere posti in palco per i bambini in maniera da poter uscire dalla sala con maggior facilità e senza recare disturbo agli altri spettatori".
Lo stesso Meyer ha commentato l’accaduto, visibilmente contrariato dall’episodio in sé e probabilmente dal personale che non è intervenuto con tempestività: “ Sono dovuto intervenire io perché il personale non si era accorto”, ha commentato il sovrintendente che da agosto 2025 lascerà il posto al suo successore, Fortunato Ortombina.
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