Teatro alla Scala, parte la staffetta: Meyer prorogato fino ad agosto 2025, poi Ortombina sovrintendente

Il manager rimarrà in carica fino a una settimana prima del compimento del 70esimo anno d’età. Poi subentrerà l’attuale numero uno della Fenice di Venezia

Da sinistra, Dominique Meyer e Fortunato Ortombina

Da sinistra, Dominique Meyer e Fortunato Ortombina

Milano – Mini proroga per il sovrintendente della Scala Dominique Meyer fino al primo agosto 2025, una settimana prima del compimento del settantesimo anno di età. Poi entrerà in carica il suo successore Fortunato Ortombina, attuale numero uno della Fenice di Venezia, che sarà designato sovrintendente dal primo settembre 2024 e inizierà a lavorare alle stagioni future per poi prendere il timone dopo un periodo di affiancamento di undici mesi.

Proroga più lunga, fino a metà 2026, per il direttore musicale Riccardo Chailly, che poi verrà sostituito dal maestro Daniele Gatti, indicato da Ortombina in vista della proposta ufficiale da presentare al Consiglio; sul nome del direttore musicale, che a luglio scadrà al Maggio Fiorentino, c'è già l'intesa tra Ortombina e il board di via Filodrammatici.

La decisione del Cda

L'accordo per il futuro della Scala è stato raggiunto martedì mattina nel corso della riunione del Consiglio d'amministrazione della Fondazione, presieduta dal sindaco Giuseppe Sala. È stato lo stesso primo cittadino a comunicare l'esito del breve vertice andato in scena ai piani alti del tempio della lirica. Sala ha fatto una premessa: nella riunione precedente, tutti i consiglieri "hanno condiviso l'opportunità di nominare il maestro Fortunato Ortombina come sovrintendente designato, ruolo previsto dal nostro Statuto". Allo stesso tempo, i membri del Cda all'unanimità hanno espresso la volontà di prorogare Meyer "per riconoscenza rispetto al lavoro fatto e pragmaticamente per chiudere il bilancio 2024 e per portare in scena parte della prossima stagione".

Il compromesso

Al sindaco è stato affidato il mandato esplorativo per sentire le persone interessate, vale a dire Meyer e Ortombina. Dopo una serie di confronti col Governo, ecco il compromesso: il contratto dell'alsaziano verrà allungato di cinque mesi (e non di un anno come inizialmente ipotizzato), rendendogli merito per quanto fatto durante il suo mandato ed evitando di violare il decreto che impone il limite dei 70 anni per i dirigenti delle fondazioni lirico-sinfoniche. Da precisare che Sala ha tenuto a precisare che per la Scala quella norma non riguardi il Piermarini, dotato di autonomia gestionale, ma la scelta condivisa è stata comunque quella di non superare l'asticella. Meyer ha chiesto e ottenuto che fino al primo agosto 2025 non cambi la struttura organizzativa.

Il ritorno del dg

Resta da capire se verrà reintrodotta la figura del direttore generale, accantonata col pensionamento di Maria Di Freda. Il sindaco ha fatto sapere di aver consigliato a Ortombina di ripristinare il ruolo del dg.

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