ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Taylor Swift, chi è rimasto fuori dal concerto si ritrova a San Siro: “Ma 1.000 euro chi se li può permettere?”

Viaggio tra i circa duemila fan “orfani di biglietto“ che hanno ascoltato il concerto all’esterno dello stadio. "Ticket troppo cari, ma incontrare persone che condividono la stessa passione è comunque straordinario"

Lacrime, canti, urla e balli. Devozione e delirio accomunano tutti i fan di Taylor Swift, tornata ad esibirsi in Italia nel weekend appena trascorso dopo ben 13 anni d’attesa. Ma il gioco di somiglianze fra gli swifties rimasti fuori dai cancelli dello stadio e i 130mila spettatori paganti per assistere, anche a cifre folli, dentro San Siro, alle due date italiane del tour mondiale che ha stracciato ogni record, finiscono qui. Il popolo rimasto orfano di biglietto dello show, sold out da circa un anno – a occhio e croce, un paio di migliaia di persone accampate sull’asfalto – si è dovuto accontentare di sentire la voce della star americana 34enne, amplificata da turbo-decibel.

Del “kolossal“ di The Eras Tour si è perso l’ouftit cangiante della diva del pop (con look diversi per ciascuna delle dieci “ere“ della sua fortunatissima carriera) e le scenografie complicate dello spettacolo, "che sprofondano lo stadio in una specie di seduta spiritica silvestre durante il set di Evermore o in una baita di tronchi durante quello di Folklore" come ha scritto Andrea Spinelli ieri sulle pagine di questo giornale.

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L’unica inquadratura fissa per i no-ticket, durante il susseguirsi delle 45 canzoni, è sul grigio cemento delle torri elicoidali dello stadio. Uno strazio durato oltre tre ore? Niente affatto per chi l’esperienza l’ha vissuta sulla pelle. Per Ilenia, 14 anni, c’è "magia nell’aria" anche se le note le arrivano solo ai tavolini del Baretto di fianco allo stadio.

"Mia figlia mi aveva chiesto come regalo, se avesse passato il primo anno del Turistico, un biglietto per Taylor Swift. Ma settecento euro, con 4 figli a carico, quale famiglia normale se li può mai permettere?", spiega il padre Dino Bimbo, 43 anni, che per non deludere la sua “cucciola“ dopo l’agognata promozione, ha messo sull’auto moglie e prole da Reggio Emilia per arrivare giusto in tempo ai piedi del Meazza. Marta Rotamar, 52 anni da Lecco, per far passare l’umor nero alla figlia Gloria, 17 anni, che tanto ci teneva al concerto della sua beniamina ("ma mille euro erano troppi") ha ballato con lei cantando le canzoni che "piacciono anche a me. I testi di Taylor creano identificazione, legando anche generazioni diverse".

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“Abbiamo appena finito la maturità e raggranellare così tanti soldi per un concerto sarebbe stato impossibile. Ma non ci siamo lasciate scoraggiare e siamo venute lo stesso a Milano da Bologna. Viaggiare in treno, soggiornare in hotel, stare in mezzo a persone che condividono la nostra passione è comunque già straordinario", il pensiero delle 18enni Luria Corsini e Teodora Anas. Un saliscendi di emozioni anche per Andrea Zupponi, altro neomaggiorenne da Cremona, in compagnia dell’amica Martina: "Taylor mi ha aiutato a superare anni difficili alle superiori... Non si vede ma sono commosso dentro". Alle note di “Cruel Summer“ scoppia in un pianto liberatorio Gaia Gorini, 23 anni da Milano, che, pur rimasta fuori dai cancelli, per la solita questione dei prezzi, ha tenuto a presentarsi con un abito da matrimonio, "in omaggio alla sposa che si è bevuta il cervello" di “Champagne problems“.

È “Love Story” a toccare le corde interiori di un’altra milanese, Cecilia Yermer, 21 anni, con gli occhi pieni di lacrime "sognando l’amore che tutti un giorno vorremmo incontrare". "Io però sono solo un amico…", puntualizza Simone che sta con lei. L’unica un po’ a lamentarsi è Rosanna Zimbardi, 48 anni, dell’hinterland, che ha accompagnato la figlia Anna 15enne fuori da San Siro, ma ricorda i bei tempi passati, prima della complicazione digitale, "quando per il tour di Vasco Rossi o di Eros Ramazzotti bastava recarsi in una normalissima biglietteria. Oggi non basta neppure collegarsi al sito un anno prima dell’evento... Tocca pure avere fortuna".