Taser ai vigili di Milano, parte la sperimentazione che armerà 60 ghisa di pistole elettriche

Il periodo di prova durerà sei mesi e all’inizio si metteranno in dotazione solo 6 storditori elettrici. Ogni agente sarà dotato di bodycam che si accendono quando l’arma viene estratta

Nel prossimo autunno inizierà la sperimentazione di sei mesi che doterà 30 agenti della polizia locale di Milano con taser, cioè le pistole non letali che tramite un impulso elettrico impediscono il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. A regime, armati in questo modo ci saranno 60 agenti facenti parte del Nucleo problemi del territorio, della Radiomobile, oppure di gruppi di pronto impiego.

A tutela dei cittadini e per evitare controversie legali, ogni “ghisa” sarà dotato di una bodycam – una videocamera piazzata sulla divisa – che si accenderà nel momento in cui verrà estratto il taser registrandone così l’operato. Il tipo di arma in prova sarà un modello “7”, come quello già in dotazione alla polizia di Stato.

Arma di deterrenza

Questa tipologia di armi si è dimostrata efficace soprattutto come strumento di deterrenza nei casi in cui sono presenti soggetti pericolosi. Il comandante della polizia locale milanese Marco Ciacci ha spiegato che “appena viene estratta l’arma e si mostrano le scariche elettriche” i tendono a desistere dall’usare la forza. In casi di potenziale violenza con arma bianca (come coltelli o bastoni) “spesso basta estrarlo per interrompere le aggressioni”.

I taser sono già in dotazione ai carabinieri e alla polizia di Stato
I taser sono già in dotazione ai carabinieri e alla polizia di Stato

Quanto costano i taser

Il comandante della polizia locale ha precisato che al Comune è pervenuta una prima proposta commerciale, di poco superiore ai 30 mila euro, relativa all’acquisto di sei taser, che in primo momento verranno provati da due agenti in turno di giorno e da uno in turno la sera.

Il fornitore si chiama Axon ed è un’azienda che sviluppa e produce tecnologia per le forze dell’ordine leader nel mondo. Attualmente, spiega il comunicato del Comune di Milano, “51 Paesi hanno in dotazione i taser e altri sono in fase di sperimentazione. Axon al momento è l’unica azienda che commercializza taser in Europa. Le nostre forze dell’ordine hanno concluso la gara d’appalto nel 2021”.

Rischi per la salute

Nella formazione sull’utilizzo del taser verrà coinvolto anche personale dell’Agenzia per la tutela della salute, al fine di tenere sotto controllo anche gli eventuali effetti medici su soggetti con criticità di salute che potrebbero in astratto avere conseguenze neurologiche o cardiologiche una volta raggiunti dalle scosse elettriche.

Una preoccupazione emersa negli interventi di alcuni esponenti del centrosinistra come Daniele Nahum del Partito democratico o Marco Mazzei della lista Sala sindaco. Dubbi a cui Ciacci ha risposto rassicurando sul fatto che il taser lancia due dardi elettrici con microscosse da 5 a 6 ampere “quindi una corrente molto bassa, che non non dovrebbe interagire su chi ha problematiche cardiache”. Inoltre l’effetto di immobilizzazione della persona dura un massimo di 5 secondi, entro i quali gli agenti devono intervenire per bloccare fisicamente la persona che sta dando problemi di ordine pubblico.

La sperimentazione

“A fine 2024, primi 2025”, ha spiegato il comandante Ciacci, “saremo in grado di raccogliere gli esiti della sperimentazione e poi decidere come andare avanti su 2025 e 2026”. La sperimentazione, dopo l'avvio dell’utilizzo taser per le forze dell'ordine, “è prevista anche per le polizie locali nei comuni sopra ai 900 mila abitanti”, ha detto l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, “con un percorso che vede anche l'intesa a livello di conferenza Stato-Regioni”.