Prima le minacce di morte, al telefono. Poi si è presentato sotto casa dell’ex moglie, in via Donizetti a Lainate. Urlava e pretendeva di entrare in casa. La donna, spaventata, ha chiamato immediatamente il 112 ma quando sono arrivati i carabinieri l’uomo ha dato in escandescenza: ha sradicato la tapparella di una finestra e ha usato una parte per colpire i militari, infine ha preso a pugni il vetro di una finestra, provocandosi delle escoriazioni. C’è voluto il taser per immobilizzarlo. L’ennesimo episodio che vede come protagonista un ex marito violento è avvenuto sabato, intorno alle ventidue e trenta.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Rho l’uomo, un 45enne italiano, tutt’altro che rassegnato alla fine della relazione voleva a tutti i costi parlare e di fronte al rifiuto della donna l’ha insultata e minacciata di morte.
Probabilmente non era neppure la prima volta, ma sabato sera quando si è presentato sotto casa, la donna prima ha cercato di riportare la calma, poi ha avuto paura e ha chiesto aiuto.
Calci e pugni contro la porta per entrare nell’appartamento della sua ex moglie e all’arrivo dei militari anziché tranquillizzarsi l’uomo è andato su tutte le furie.
I carabinieri lo hanno immobilizzato con il taser e poi lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Sul posto è arrivata anche un’ambulanza che ha portato il 45enne al pronto soccorso dell’ospedale di Rho e dopo le cure mediche è stato dimesso senza prognosi. Illesi anche i militari. Ora l’uomo si in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima presso il Tribunale di Milano. Le indagini continuano.
I carabinieri nelle prossime ore ascolteranno l’ex moglie per cercare di capire i motivi di quanto accaduto e soprattutto per accertare se ci sono precedenti episodi violenti nei confronti della donna.
Roberta Rampini