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Tariffe bloccate e fondi ai Comuni: Cem chiude il bilancio e festeggia

I risparmi di gestione fanno volare i conti del Cem, scongiurata la stangata sulle bollette. Il colosso dei rifiuti grazia famiglie e aziende, tariffe bloccate e anzi "sconti in vista ai virtuosi". E per le magre casse dei Comuni, la società pubblica stacca un assegno da 1,5 milioni: il dividendo dell’anno nero del Covid.

Il fatturato sfiora i 70 milioni, il bilancio è stato approvato all’unanimità dopo quattro assemblee itineranti a Inzago, Vizzolo, Vimodrone e Villasanta.

"L’azienda è in una fase delicata – spiega il presidente Giovanni Mele – cresciamo per numero di soci e progetti in campo. Il futuro è la sostenibilità ma anche sviluppo industriale e potenziamento di servizi, in un’ottica di innovazione e nel rispetto dei principi dell’economia circolare. Un piano che richiede condivisione e una partecipazione sempre più allargata".

"I risultati economici – aggiunge – sono certamente positivi, nonostante il pesante contesto modellato dall’emergenza sanitaria Covid-19. Le previsioni di budget sono state pienamente rispettate". Lo confermano i numeri: utile pari a 1 milione 83mila euro, contro i 491mila 961 del 2019. Il patrimonio netto del gruppo ha sfondato i 44 milioni, "in deciso consolidamento" rispetto all’anno precedente. Fra i risultati più interessanti, l’andamento di Ecuosacco ormai attivo in 42 dei 68 Comuni dell’ex Consorzio.

Una rivoluzione entrata nella routine di migliaia di case e uffici sempre più “ricicloni“. Le performance per quanto già alte sono migliorate facendo salire la differenziata a soglie lusinghiere, spesso oltre l’80%, e i sacchi rossi e blu hanno giocato un ruolo-chiave nella nuova stagione di crescita. "Per questo l’estensione del servizio prosegue a ritmo serrato".

Barbara Calderola