
di Massimiliano Saggese
Tassa dei rifiuti ridotta per le attività economiche colpite dal Covid. Lo ha deciso il Comune di Rozzano che, a seguito dell’emergenza Coronavirus, ha approvato una serie di agevolazioni. La misura principale riguarda la riduzione della Tari per le attività economiche presenti sul territorio, tra cui esercizi commerciali, attività artigianali, di ristorazione e categorie considerate come utenze non domestiche, che hanno dovuto chiudere o sospendere l’attività nei primi sei mesi del 2021 indipendentemente dalla durata del periodo di chiusura. Potranno avere una riduzione della Tari anche le attività che hanno dovuto sospendere o chiudere nel corso del 2020, a esclusione di quelle che ne hanno già beneficiato nello stesso anno. "Un piccolo ma importante aiuto per l’economia cittadina – ha spiegato il sindaco Gianni Ferretti –. Un modo concreto per attenuare l’impatto della tassa dei rifiuti e per stare accanto alle realtà del territorio che hanno subìto le restrizioni del Covid".
Il Comune procederà a riconoscere, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, una riduzione nella misura massima del 25% della quota fissa e variabile per le sole categorie Tari con partita Iva attiva prima del 30 giugno 2019, a condizione che l’ammontare del fatturato abbia registrato una riduzione di almeno un terzo tra il primo semestre 2020 e il primo semestre 2019. Per potere accedere alle riduzioni è necessario presentare apposita richiesta utilizzando il modulo che sarà disponibile a partire dal primo settembre sul sito del Comune e di Ama Rozzano. Solo pochi giorni fa era stata pubblicata la classifica dei Comuni con le imposte più pesanti per le imprese, e Rozzano era al terzo posto in Città metropolitana dopo Milano e Sesto San Giovanni. Una iniziativa che punta dunque ad alleggerire i costi di gestione delle attività del territorio che hanno sofferto e soffrono molto per la crisi dovuta alla pandemia.
E i gestori delle attività commerciali plaudono alla scelta dell’amministrazione comunale. "È senza dubbio un’iniziativa molto gradita – spiega Domenico Bruno, che gestisce l’edicola di via Guido Rossa al capolinea del tram 15 – utile per risparmiare qualche soldo. Se non ci dà sostegno il Comune chi ci aiuta? Abbiamo sofferto molto e la gente ormai è senza soldi, Noi per tirare avanti siamo costretti a orari assurdi, dall’alba a sera inoltrata, e a restare aperti tutto l’anno, senza giorni di pausa". Una situazione comune a molte attività, che dopo i danni economici provocati dalle chiusure forzate causa Covid ora lottano per cercare di recuperare clientela e un po’ di incassi persi.