ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Tari salasso per le imprese: Sesto e Rozzano le più tartassate

Confcommercio ha analizzato la tassa rifiuti in 226 Comuni del Milanese

Tari

Sesto (Milano), 11 agosto 2021 - Dovrebbe essere una tassa legata a uno scopo preciso: la gestione della raccolta rifiuti e dell’igiene urbana. Invece, sempre più spesso per le imprese si trasforma in un fardello insopportabile che incide in modo squilibrato sui costi aziendali a causa dell’estrema disparità con la quale viene calcolata dai comuni. Ancora una volta a rimarcare differenze è l’Ufficio Studi della Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza che annualmente analizza il carico tributario dei territori del milanese in 226 Comuni (escluso Milano città). Di ieri il rapporto legato alla Tari, la tassa rifiuti per le utenze non domestiche, ossia commercianti, uffici, artigiani e imprese. A fare notizia sono i comuni di Rozzano, nel sud di Milano, e di Sesto San Giovanni, nel nord milanese, che spiccano per una situazione di grave squilibrio per le imprese costrette a pagare tariffe che in alcuni casi sfiorano il triplo rispetto alla media. A Sesto, per esempio, la Tari per le attività commerciali classificate ad alta tassazione per la produzione di rifiuti (bar, ristoranti, esercizi alimentari, fiori e piante) è doppia (31,2) rispetto alla media milanese che è stata fissata in 15,6 ed è addirittura vicina al triplo (18,3 contro 7) per le medie e grandi superfici di vendita (supermercati, ipermercati). Di pari passo Rozzano, con tariffe lievitate in tutti gli ambiti delle utenze non domestiche: oltre il doppio (32,7 contro 15,6 medio) nelle attività ad elevata tassazione e nelle medie/grandi superfici di vendita (14,4 contro 7). C’è da dire che appena un mese fa il Comune di Sesto San Giovanni ha rivisto le sue tariffe al ribasso stanziando 800mila euro per ridurre il peso della Tari alle imprese e circa 1,5 milioni di euro per riequilibrare la Tari delle famiglie. Tra i comuni del Nord Milano più tartassati spicca anche Bresso che alle attività ad alta tassazione applica un indice di 23,9 contro 15,6, mentre nel sud, Paullo arriva 15,2 contro 7 per per le medie e grandi superfici di vendita, e Pieve Emanuele al 19,2 (contro 7). Trezzano sul Naviglio che ha un livello tariffario della tassa rifiuti più alto in tutte le categorie. Tra gli elementi studiati da Confcommercio c’è anche l’incidenza sulle tariffe del servizio di raccolta differenziata che mediamente si attesta al 71% del totale dei rifiuti raccolti. Nei grandi comuni ogni incremento percentuale di raccolta differenziata comporta un risparmio medio nelle tariffe della tassa rifiuti di 0,56 euro al metro quadro. Nei piccoli Comuni, invece, l’incremento nella quota di raccolta differenziata comporta un aumento del costo tariffario di 0,36 euro al metro quadro. Tra i comuni vistosamente sotto media ci sono Rozzano (51%), Segrate (67%) e Sesto San Giovanni (69%). Tra i comuni “virtuosi” nella raccolta differenziata c’è Pogliano Milanese con l’83%, ma le sue tariffe della Tari sono comunque mediamente più alte della media. Tra i comuni medi è Assago ad avere la percentuale più bassa di differenziata (54%).