
Paolo Saltarelli (Newpress)
Milano, 11 novembre 2014 - Paolo Saltarelli è stato arrestato all'alba di martedì dai militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza. L'ex presidente della Cassa Nazionale dei Ragionieri e dei periti commerciali è accusato di corruzione. Secondo gli investigatori avrebbe intascato una mazzetta di poco inferiore al milione di euro.
Nei suoi confronti è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dal gip di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del pm Gaetano Ruta. L'inchiesta deriva da quella che nel maggio scorso aveva coinvolto la holding Sopaf, dei fratelli Magnoni, che, direttamente o attraverso controllate, avrebbe raggirato alcune casse di previdenza, tra cui quelle dei ragionieri e dei giornalisti. Sempre secondo l'accusa la Cassa dei ragionieri avrebbe affidato per investimenti, anche all'estero, 660 mila euro alla società Adenium (riconducibile alla Sopaf), che avrebbe distratto parte del denaro.
Si e' arrivati all'arresto di Santarelli indagando su una ipotesi di truffa ai danni di enti previdenziali per un ammontare complessivo di 79 milioni di euro. Secondo quanto era emerso nel maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta su Sopaf, gli enti previdenziali danneggiati sono la Cassa di previdenza dei ragionieri e dei periti per 52 milioni di euro, l'Inpgi (giornalisti) per 7 milioni di euro e l'Enpam (medici) circa 20 milioni di euro. Il sistema utilizzato sarebbe stato però diverso. Per quanto riguarda la Cassa guidata da Santarelli, nell'ordinanza di arresto del 9 maggio scorso si contestava che gli allora indagati "abusando delle disponibilita' economiche raccolte nell'ambito della attivita' di Adenium Sgr (interamente controllata da Sopaf), si appropriavano indebitamente della somma complessiva di 52 milioni di euro conferita dalla Cassa di Previdenza e Assistenza dei Ragionieri e dei Periti Commerciali, trasferendo le somme sottratte a piu' riprese, estero su estero, in modo da occultarne la provenienza delittuosa e agevolarne il riciclaggio e il reimpiego una volta rientrate in Italia". In particolare, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, la societa' Adenium attraverso la propria controllata Adenium Sicav con sede in Lussemburgo avrebbe sottoscritto titoli per 52 milioni di euro gestiti dalla societa' Hps di Gianluca Selvi, uno dei destinatari di una ordinanza di custodia cautelare nel maggio scorso. I soldi, attraverso societa' off shore, sarebbero stati trasferiti su conti bancari alle isole Bermuda e Mauritius, per poi rientrare in Italia a disposizione di alcuni degli indagati nell'inchiesta su Sopaf che erano stati arrestati il 9 maggio scorso. Nell'ambito di queste operazioni, il pm Gaetano Ruta, titolare de fascicolo, ritiene che circa un milione di euro sia poi arrivati a Santarelli sotto forma di tangente, da qui l'accusa di corruzione e l'arresto di questa mattina.