
di Barbara Calderola
Infiltrazioni d’acqua in classe causate dagli alberi, grondaie e tetto rotti, il Comune abbatte i platani alla base dei problemi alla don Milani e scoppia la polemica: "Era proprio necessario?", chiedono molti genitori che non hanno gradito. Le critiche non si placano, nonostante l’Amministrazione abbia annunciato la sostituzione degli esemplari sacrificati. "Il problema affonda le radici lontano nel tempo – spiega il sindaco Ermanno Zacchetti – le piante erano piccole quando vennero sistemate vicinissime all’edificio con scarsa lungimiranza. A ogni temporale intasavano i pluviali con il risultato che all’interno i muri piangevano". Da qui la scelta di intervenire nell’ambito di un piano di restyling degli istituti cittadini che riguarda anche l’elementare al centro del caso. Alla don Milani, il Comune ha già rifatto l’illuminazione esterna lungo i vialetti del campus "per aumentare la sicurezza", ha installato canestri e realizzato nuovi percorsi di entrata e uscita in chiave anti-Covid, ha riqualificato il controsoffitto del solone trasformato in aula per sfruttare tutti gli spazi contro il virus. "Infine abbiamo deciso di rimediare a un disagio che si ripresentava puntuale a ogni autunno - spiega il primo cittadino -. Le critiche sono sempre ben accette, ma bisogna ricordare che prima di procedere alla sostituzione delle essenze abbiamo tentato di tutto: pulizia quindicinale delle gronde e frequenti potature, con riduzioni però contenute per evitare di compromettere la stessa sopravvivenza degli alberi. Dopo una valutazione costi-benefici ci siamo resi conto che il risultato era lontano. Ogni volta che piove esce pure la muffa nelle classi sotto al tetto perché l’acqua non viene smaltita". Sono stati tagliati "solo i platani più vicini all’istituto, sugli altri andremo avanti con le manutenzioni". Le nuove essenze arriveranno a breve. Non è la prima volta che a Cernusco si risolvono situazioni come questa cambiando piante. Nel 2015 erano stati eliminati una decina di esemplari nella scuola di via Mosè Bianchi: "Un intervento drastico a prima vista, ma che alla luce dei reinserimenti ha garantito un recupero ambientale e un risparmio sulla gestione - conclude Zacchetti -. Obiettivi che realizzeremo anche qui".