Sesto, dopo la svastica di legno al Parco Nord Aned e Anpi organizzano un presidio

Le associazioni fanno appello a tutte le forze democratiche della città per manifestare sabato 25 febbraio. Il senatore Tino Magni presenta un'interrogazione parlamentare sull'episodio

L'orrida svastica comparsa nel Parco Nord a Sesto

L'orrida svastica comparsa nel Parco Nord a Sesto

Dopo l'enorme svastica comparsa domenica 19 febbraio al Parco Nord Milano, dove sorge il Monumento al Deportato, l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned) e l’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) di Sesto San Giovanni organizzano una mobilitazione pubblica. Sabato 25 febbraio, alle 11, ci sarà un presidio proprio davanti al Monumento.

"Contro questa gravissima provocazione di stampo fascista, che offende tutti coloro che furono deportati nei lager nazisti e tutti i loro familiari, chiediamo ai cittadini, alle istituzioni e alle realtà associative di partecipare a questa manifestazione". Un appello rivolto a tutte le forze democratiche della città e non solo. "Nostro compito, nella delicatissima fase che sta vivendo il nostro Paese con episodi gravissimi e inquietanti, è di mantenere alta la vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza. Alle istituzioni e alla politica chiediamo di essere presenti e di condannare questi atti che minano il tessuto democratico della nostra società".

Non è il primo atto vandalico che l’area del Monumento subisce: giovedì 16 febbraio, infatti, era stata colpita e danneggiata la teca del monumento dedicato ai circa 600 operai delle fabbriche dell’area industriale di Sesto San Giovanni, arrestati dai nazifascisti e deportati nei lager. Nelle settimane precedenti, inoltre, sono state oggetto delle stesse provocazioni alcune bacheche del Parco Nord trovate imbrattate con svastiche. E nel 2017 c’erano stati ben tre vandalismi in poche settimane.

"Ringraziamo l’Aned che ci ha segnalato l’accaduto e che dimostra di essere sempre attiva e presente nel vigilare il territorio e mantenere viva la memoria, un’azione indispensabile per i valori della democrazia e la convivenza attuale – ha commentato Marzio Marzorati, presidente di Parco Nord Milano –. Siamo in una situazione intollerabile e queste provocazioni sono molto pericolose oltre che costituire reato. Atti gravi come questo ci raccontano che nella nostra società sono ancora vive spinte fasciste e antidemocratiche che dobbiamo contrastare in ogni modo. Ringrazio inoltre la comunità del parco e i sindaci per aver dimostrato di essere uniti e promotori attivi delle iniziative di ricordo e in difesa della democrazia".

Mercoledì 22 febbraio, il senatore Tino Magni ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio sull’episodio: "È evidente che questi accadimenti colpiscano, non solo una comunità, ma tutta la società civile e democratica del nostro Paese e costituiscano una grave provocazione di stampo fascista e un vergognoso oltraggio a tutte e tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti per aver scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo".

"Episodi di tale gravità – ha dichiarato – contribuiscono pericolosamente a creare ed esasperare un clima di tensione e contrapposizione sociale già elevato che, se non frenato e controllato, potrebbe sfociare in estremismi e generare reazioni violente”. Nell’interrogazione, il senatore Tino Magni, insieme al cofirmatario Peppe De Cristofaro, chiede al ministro dell'Interno e alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali quali misure e urgenti iniziative intendano assumere per fronteggiare ed evitare il ripetersi di gravi atti di vandalismo nonché di episodi di propaganda di idee e simboli fascisti nel territorio nazionale e in particolare nel territorio sestese.

 

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