MONICA AUTUNNO
Cronaca

Supermercato nell’area agricola di Cascina al Ponte: mille firme contro il progetto

I ‘Custodi del paesaggio’ di Cassina de’ Pecchi chiedono la revisione della variante al Pgt adottata a fine luglio. Successo per la petizione online lanciata in piena estate

Cascina al Ponte

Cassina de’ Pecchi (Milano) – No al supermercato sull’area verde della Cascina al Ponte, l’arrembaggio alla variante Pgt da poco adottata viaggia online: mille firme d’agosto per la petizione online promossa dal gruppo ‘Custodi del paesaggio’, costituito a inizio estate.

Per dare battaglia a questo specifico progetto, al grido, più generico, di “Basta supermercati in Martesana”. Le firme sono arrivate a ridosso del lancio del documento, "un risultato lusinghiero – dicono i portavoce del gruppo – a dimostrazione che la comunità è stanca di vedere il verde trattato unicamente come area da cementificare".L’antefatto è noto. Risale a fine luglio, al termine di un iter durato oltre un anno, l’adozione della variante al Pgt cassinese. Fra le previsioni contestate una riguarda la Cascina al Ponte di Sant’Agata, edificio rurale oggi degradato al centro di un ambito di trasformazione rilevante: prevede la riqualificazione ma anche la realizzazione di una media superficie di vendita con parcheggio, in un’area agricola e inserita nella fascia del plis Martesana.

Le barricate erano state immediate. Così il documento lanciato su change.org: "La variante adottata propone lo stralcio dell’area agricola dal Plis. La Cascina al Ponte risulta inoltre vincolata ai sensi di legge". Ancora: "Un supermercato non è un servizio ma un’attività commerciale, e a Sant’Agata sono carenti i servizi al cittadino, mentre nel raggio di due chilometri e mezzo sono già presenti ben 9 strutture commerciali". L’istanza è di rivedere la variante al Pgt con eliminazione di tre ambiti di trasformazione contestati, incluso quello in oggetto.

A margine della petizione una nota del gruppo e della portavoce, Francesca Colombo. "In pieno agosto, nei centri abitati svuotati dalla gente in vacanza – vi si legge – le cittadine e i cittadini della Martesana rimangono vigili e attivi per la difesa del territorio. Il gruppo informale Custodi del paesaggio di Cassina de’ Pecchi, dopo l’adozione della variante al Pgt del 27 luglio scorso, ha lanciato una petizione per sensibilizzare i cittadini e fare pressione sull’amministrazione comunale affinchè fermi il consumo di suolo. La posta in gioco è alta: la variante prevede la costruzione di un supermercato e parcheggi a spese di 11mila metri quadrati di prato stabile a ridosso di Cascina al Ponte, in frazione Sant’Agata; la costruzione di un capannone industriale in via dell’Artigianato al posto di un prato naturale di 8mila metri quadrati; la distruzione di un parco pubblico di 2.380 metri quadrati in via Andromeda per far sorgere villette, un asilo nido e parcheggi". Così Francesca Colombo: "Nonostante, a parole, l’amministrazione si sia più volte definita attenta ai temi ambientali, con questa variante sta andando esattamente nella direzione opposta".

L’attacco del gruppo di cittadini e le critiche degli esponenti della minoranza in aula sono stati respinti dalla sindaca Elisa Balconi: "Il consumo di suolo, laddove c’è, viene compensato – ha detto in aula la prima cittadina – con servizi e con previsioni che vanno a risolvere criticità urbanistiche sotto gli occhi di tutti. È stato fatto un buon lavoro". La variante è ora in pubblicazione per le osservazioni. La definitiva approvazione è in calendario per l’autunno.