
di Giambattista Anastasio
Nel primo giorno di zona gialla sui mezzi pubblici cittadini si è registrato un aumento di passeggeri pari al 7% rispetto agliultimi lunedì, quando Milano e la Lombardia erano in zona arancione. Rispetto alle scorse settimane sono soprattutto tre le differenze: la riapertura dei locali della ristorazione, anche se limitata ai tavoli all’aperto, la riapertura dei luoghi della cultura e dell’intrattenimento e, terzo, il ritorno in classe del 70% degli studenti delle scuole superiori. Da qui, da questo aumento generalizzato delle possibilità di spostamento, i timori relativi ai mezzi pubblici, ancora costretti a viaggiare al 50% della capienza complessiva. Il dato del 7% di passeggeri in più è relativo solo alla mattinata e non ha provocato disagi significativi. In metropolitana si è dovuto ricorrere un po’ più spesso al blocco dei tornelli e alla sospensione degli ingressi in banchina, soprattutto sulle linee più sollecitate, la rossa e la verde. In superficie qualche mezzo ha dovuto saltare fermate ma anche in questo caso non risultano disagi significativi. Il sistema ha retto l’impatto col debutto della zona gialla.
Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità e ai Lavori pubblici, ieri ha voluto rilanciare l’appello già scandito nei giorni scorsi da Arrigo Giana, direttore generale di Atm: "Evitate per quanto possibile di usare i mezzi pubblici nella fascia di punta del mattino, dalle 8 alle 9, e usate lo sharing, la moto, la bici". Lo stesso Granelli, qualche ora prima, aveva sottolineato come, secondo i dati in suo posseso, i milanesi abbiano già cambiato il proprio modo di muoversi: "In corso Buenos Aires (dove c’è una delle nuove piste ciclabili tracciate dalla Giunta ndr) il 58% dei transiti avviene in auto, il 23% in bici e il 19% in moto".