
Il Pd si conferma primo partito e si stringe attorno alla candidata Paola Colombo. in vista del ballottaggio a Cernusco sul Naviglio
di Barbara CalderolaCERNUSCOIl Pd è il primo partito con un sonoro 26,6%, 5 punti e mezzo più di tre anni fa. Cernusco si conferma roccaforte dem, per trovare la seconda formazione vincente alle elezioni amministrative dell’altro ieri si scende di 10 punti percentuali: al 16,19% c’è Vivere, la storica lista progressista che Danilo Radaelli, escluso dal ballottaggio, ma uno dei trionfatori della tornata con il 22,36%, ha trascinato verso un risultato record.
A due cifre c’è ancora solo Fratelli d’Italia fermo, però, all’11,92, "ben lontano dal 24% delle europee", sottolinea Daniele Cassamagnaghi, ex sindaco e nume tutelare del centrodestra di casa, in corsa sotto le insegne di "Cernusco al Centro", il più votato dei conservatori con 433 preferenze personali e secondo in assoluto dell’appuntamento alle urne. Meglio di lui, solo Alessandro Galbiati, il giovane assessore uscente ai Lavori pubblici, in corsa con il Pd che ha incassato 491 voti. "Ma i primi dieci candidati dem hanno superato tutti le 100 preferenze – sottolinea Paola Colombo, aspirante sindaca di centrosinistra arrivata prima con il 37,2% –. Segno che la campagna porta a porta del nuovo Pd ha funzionato", riflette Colombo. Tanti dei nostri big ci hanno sostenuto, ma si sono ritirati dalla prima linea, penso a Pietro Melzi, o Daniele Pozzi". Exploit anche dell’assessora Eleonora Fiorillo, 242 crocette per lei.
Hanno un peso enorme anche le 97 di Lucia Albini e le 100 di Jacopo Gariboldi, entrambi poco più che ventenni". Il Pd festeggia e rimette le scarpe. Oggi, l’entourage di Colombo sarà al mercato "a raccontare alla gente la nostra visone di città. C’è il secondo tempo, la tensione non cala, abbiamo tanta strada da fare, ricominciamo ad ascoltare per disegnare la nostra Cernusco". Per i progressisti è tempo anche di trattative. Tutto da costruire il rapporto con Danilo Radaelli, che ieri si è goduto la festa rimandando di un giorno analisi e scelte. Sull’altro fronte, la delusione è palpabile. "Abbiamo due civiche che sono andate molto bene Dimensione Cernusco e Cernusco al Centro – sottolinea Cassamagnaghi – i moderati arrivano al 13%, la Lega si è fermata al 4,9 per cento".
Il timore è che l’appello del centrodestra nazionale a disertare i referendum "abbia un effetto più che negativo sulle città al ballottaggio e anche qui – chiarisce il consigliere – il distacco con gli avversari è più contenuto di tre anni fa, sarà una battaglia all’ultimo voto".