"Subito risposte sull’assistenza"

"Ad accorciare le distanze con i pazienti" si era cominciato a Vaprio, ma adesso, Cassano si aggiunge alle Case di comunità della zona, da ieri anche all’ospedale Zappattoni ha aperto i battenti il laboratorio dove si prova a ricucire il rapporto con il territorio dopo lo strappo della pandemia. Come a Gorgonzola. Tagli del nastro ravvicinati, dopo il primo sull’Adda a fine settembre per il direttore generale dell’Asst Francesco Laurelli accompagnato da Giovanni Pavesi, alla guida della macchina sanitaria lombarda, e dal sindaco Fabio Colombo. E proprio il primo cittadino ha parlato dell’importanza "di un progetto da riempire di contenuti. È solo l’inizio – spiega – servono soprattutto i medici di famiglia. È qui che ci sarà lo scambio con gli specialisti ed è sempre qui che dovrà irrobustirsi il dialogo fra gli interlocutori in campo: Ats e Asst. Il Comune farà di tutto per facilitare i rapporti". L’emergenza è dietro l’angolo "e mi auguro che la Casa sarà la prima risposta agli ‘orfani’ che a gennaio si ritroveranno con la condotta scoperta". Una dottoressa se n’è già andata, "gli iscritti in attesa di sostituto sono 2mila, ma potrebbero aumentare". "A Cassano arriverà anche l’Ospedale di comunità – ricorda Laurelli – 16 posti che si aggiungeranno ai 64 appena ristrutturati finanziati dal Pnrr con 3,2 milioni di euro. Un’altra chance per riannodare i fili dei servizi nell’ottica di facilitare la vita dei malati. È questo lo spirito della riforma, anche in città la Casa sarà punto di riferimento per gli interventi ‘a bassa intensità’, che però sono una grossa fetta della domanda". Barbara Calderola

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