Scuola, protesta contro la dad: studenti occupano il Tito Livio, il Volta e il Severi

Milano, 15 gennaio 2021 - Mattinata di protesta per gli studenti contro la dad e per chiedere il rientro in sicurezza. Dopo l'occupazione del liceo classico Manzoni, anche oggi ragazze e ragazzi hanno voluto far sentire la loro voce e hanno occupato, o tentato di occupare, alcuni edifici scolastici.

Studenti occupano il cortile del liceo Tito Livio (Foto Facebook Milano in Movimento)

Liceo classico Tito Livio di via Circo

"La protesta del liceo Tito Livio verte sulle stesse parole d'ordine di quella del Manzoni di due giorni fa", spiega la pagina Facebook Milano in Movimento che posta alcune foto dell'occupazione avvenuta.

Studenti dello scientifico Severi-Correnti in protesta

Liceo scientifico Severi-Correnti

Al liceo scientifico Severi-Correnti, invece, ragazzi e ragazzi hanno posizionato alcuni banchi nel cortile e da lì seguono le video lezioni. Sulla facciata della scuola è stato appeso lo striscione con la scritta "Avevate in mano il nostro futuro e ce l'avete tolto".

Liceo scientifico Volta

Un gruppo di studenti dei collettivi del liceo Volta ha tentato di occupare l'edificio di via Benedetto Marcello. Il tentativo non è riuscito: davanti all'ingresso, infatti, docenti, personale ata e il dirigente scolastico hanno bloccato i giovani. Sul posto è intervenuta la Digos e due studenti in rappresentanza del collettivo hanno incontrato il dirigente scolastico Domenico Squillace. Dopo una contrattazione con il preside, gli studenti sono entrati all'interno della scuola dove stanno facendo lezione anche loro in cortile. E' previsto per le 15 un presidio all'esterno dell'istituto.

Le altre proteste

Continuano intanto i presidi iniziati questa mattina all'esterno del liceo Tenca, dell'istituto tecnico Steiner e dello scientifico Vittorio Veneto. "Noi - commenta Unione degli studenti Milano - sosteniamo e appoggiamo le occupazioni perché le istituzioni hanno dimostrato di non avere intenzione di gestire la scuola come una priorità: non l'avete ricostruita voi, la costruiamo noi".