
Strappo Day
Milano, 24 giugno 2015 - La pioggia nel weekend, il traffico del venerdì sera. Gli appuntamenti in agenda che si accavallano costantemente. La coda allo sportello quando l’ufficio postale sta per chiudere. Noia, routine, piccole e grandi insoddisfazioni quotidiane che rendono grigie le giornate. Per 9 italiani su 10 è diventata una necessità sciogliere le tensioni accumulate durante le lunghe giornate tra commissioni e lavoro con uno strappo alla quotidianità. I benefici di questi stop al peso della routine quotidiana, evidenziati da numerosi studi scientifici come quelli della Oregon University e dell’Università di Oxford su produttività al lavoro e sui mutamenti dell’umore in compagnia degli amici, vengono sottolineati anche dallo psichiatra Michele Cucchi, che raccomanda almeno due “strappi” al giorno. In occasione dello 'Strappo Day', questa mattina in Piazza Duomo a Milano, è andato in scena un flash mob, a cui hanno partecipato oltre 100 persone giunte da tutta Italia.
Tra i momenti più attesi per dare un break alla noia l’aperitivo, indispensabile per oltre 7 italiani su 10, fare vacanza (69%) e spegnere il cellulare (54%). È quanto emerge da uno studio promosso da Sanbittèr, realizzato in occasione dello Strappo Day, la giornata per dire basta alla noia della quotidianità con l’hashtag dedicato #daiunostrappo, attraverso un monitoraggio online mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) sui principali social network – Facebook, Twitter, YouTube – coinvolgendo circa 1500 italiani di età compresa tra i 18 e i 60 anni, per capire come gli italiani decidono di dare uno strappo alla loro routine quotidiana. Per celebrare questa giornata oltre 100 persone giunte da tutta Italia si sono radunate questa mattina al centro di Piazza Duomo a Milano per dare uno strappo alla quotidianità con uno spettacolare flash mob al grido di #daiunostrappo.
“Riuscire a ‘staccare’ nella vita quotidiana è fondamentale ed è importante imparare a prendersi anche solo 5 minuti – spiega Michele Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano –. Quella di non poter essere padroni del proprio tempo è solo una sensazione, che ha però una valenza psicologica molto forte. Almeno un paio di volte al giorno bisogna mettere il ‘pilota automatico’: lontano dalle responsabilità, dalle urgenze e dalle presunte emergenze si deve lasciare che la mente vaghi libera su cose piacevoli, libere associazioni. Attenzione solo a non farsi prendere dalla rimuginazione, da esorcizzare cambiando ambiente, passeggiando, stando con gli amici”. Ma uno “strappo” alla routine, che sia un aperitivo o una passeggiata, apporta benefici che vanno oltre la semplice voglia di evasione dall’ordinario. Nuovi studi sulle reazioni del cervello indicano che assentarsi dai propri obblighi per fare una passeggiata anche di pochi minuti in un parco o dedicarsi alle proprie passioni porta con sé sensibili effetti positivi dal punto di vista psico-fisico: i ricercatori della Oregon University hanno scoperto che queste evasioni dalla routine aumentano addirittura del 20% il rendimento sul lavoro o nello studio, con ricadute anche sull’umore.
A livello anagrafico è la fascia dei giovani adulti (25-40) quella che si concede più evasioni dalla quotidianità, con una percentuale del 56% che se ne regala più di 3 la settimana, seguita dai giovanissimi (18-45) con il 31% e dagli adulti (41-60) con il 15%. La regione invece dove le persone staccano più frequentemente dalla routine è la Sicilia, con un 45% di cittadini che superano le 3 evasioni la settimana, seguita dalla Campania (41%), dal Lazio (39%), dalla Lombardia (35%) e dal Veneto (32%).