San Donato 2 febbraio 2024 – Sei appuntamenti nell’arco di un mese, per fare il punto sul progetto dello stadio del Milan. Mentre Milano sta cercando di trattenere rossoneri e nerazzurri al Meazza con un programma di ristrutturazione del tempio del calcio che punta alla realizzazione di un quarto anello, a San Donato prosegue l’iter tecnico-politico relativo alla variante urbanistica richiesta da Sportlifecity, società partecipata al 90% dal Milan, per la costruzione di un’arena da 70mila posti nell’area San Francesco.
Dopo la disamina dei documenti da parte degli uffici comunali e un primo ok al progetto ad opera della Giunta, il 6 febbraio, nell’ambito di un apposito incontro, i consiglieri comunali verranno informati sui futuri passaggi procedurali. Seguirà un confronto fra il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, e i primi cittadini del Sud Milano, sull’onda di quanto già avvenuto lo scorso 8 novembre, quando le linee-guida del progetto e il relativo percorso burocratico sono stati illustrati a una dozzina di amministratori politici del territorio.
Il primo vis à vis con la cittadinanza è in agenda il 13 febbraio, alle 20.30 in municipio. Nella seconda metà del mese ci saranno un’ulteriore conferenza dei capigruppo (dopo quella del 30 gennaio), una riunione della Commissione "gestione territorio" e una seduta del consiglio comunale. Il parlamentino locale, in particolare, dovrà prendere atto dell’avvio di un Accordo di programma, di competenza regionale, che durerà 18 mesi e durante il quale verranno esaminati i vari aspetti del progetto, comprese le ricadute viabilistiche, infrastrutturali e ambientali.
"Gli incontri programmati nel mese di febbraio – osserva il sindaco Squeri – rappresentano dei passaggi fondamentali nel percorso amministrativo relativo al progetto stadio. Questi momenti di confronto ci consentiranno di affrontare al meglio il lungo iter previsto dall’Accordo di programma e riguarderanno tutti gli attori del territorio, dai rappresentanti della città a quelli dei comuni limitrofi, passando naturalmente per gli abitanti di San Donato. I cittadini verranno costantemente informati riguardo l’evoluzione del progetto e, in un secondo momento, saranno chiamati a prendere parte attiva al percorso partecipativo".
Il programma che prevede la costruzione dello stadio del Milan nell’area San Francesco non è scevro di critiche. Voci contrarie si sono levate dal comitato No stadio, nato apposta per contrastare il progetto, e anche da alcuni esponenti della classe politica locale. I timori riguardano soprattutto l’impatto dell’arena, che sarà corredata da negozi, ristoranti, un hotel e il Museo del Milan, sulla viabilità, i parcheggi, la sicurezza e la qualità di vita di San Donato. "Vogliamo capire chi paga, visto che nel progetto non è allegato un piano economico-finanziario", attacca Gina Falbo della lista Insieme per San Donato, con un riferimento alla corposa mole di opere accessorie - in termini di svincoli, passerelle, vie di accesso e di fuga - che sarà necessario realizzare a completamento dello stadio.