FEDERICO MAGNI
Cronaca

Una spedizione di donne sul K2: epopea che sa di libertà. Alpiniste italiane e pakistane insieme per conquistare la vetta

Si chiamano Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini e si uniranno ad altre quattro scalatrici pakistane: “È un progetto eccitante e storico che incoraggia le donne del Pakistan ad avere un sogno”

Le alpiniste italiane e quelle pakistane impegnate nella scalata al K2

Le alpiniste italiane e quelle pakistane impegnate nella scalata al K2

Milano – K2, la montagna delle italiane. Una cordata di alpiniste tenterà di scalare la seconda montagna più alta della terra per celebrare i settant’anni della “prima”. Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini e la dottoressa Lorenza Pratali partiranno in giugno per il Pakistan dove si uniranno alle colleghe pakistane Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar, Samana Raihm.

Sopra le alpiniste pronte a tentare il K2, sotto la spedizione italiana al campo base il 4 agosto 1954
Sopra le alpiniste pronte a tentare il K2, sotto la spedizione italiana al campo base il 4 agosto 1954

L’obiettivo della spedizione del Club alpino italiano è salire la via percorsa dalla spedizione organizzata 70 anni fa da Ardito Desio lungo lo Sperone Abruzzi, fino alla vetta di 8.611 metri dove, il 31 luglio 1954, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli piantarono le bandiere italiana e pakistana. Un successo storico realizzato grazie anche allo sforzo compiuto da Walter Bonatti e dall’hunza Amir Mahdi, che trasportarono fino a 8mila metri, rischiando la vita, le bombole di ossigeno fondamentali per l’arrivo in vetta della cordata.

Il K2 allora divenne “La montagna degli italiani”. In settant’anni l’alpinismo è cambiato e l’alta quota da tempo vede protagoniste sempre più donne. Oggi a scrutare il cielo del Karakorum da quell’altezza potrebbe essere una cordata tutta di donne. La prima fu la polacca Wanda Rutkiewicz nel 1986, senza ossigeno. Anna Torretta, torinese classe ’71 è guida alpina, ha realizzato diversi progetti dedicati a spedizioni femminili dall’Afghanistan, alla Turchia, Cile e Nepal. 

Federica Mingolla, nata a Torino nel 1994, è una fuoriclasse dell’arrampicata sulle grandi pareti di roccia. Danza sulla roccia su grandi difficoltà. Cristina Piolini, anche lei piemontese, classe 1972, è alpinista e sciatrice. Nel 2005 ha scalato senza ossigeno lo Shisha Pangma (8.027 metri) scendendo poi con gli sci. Silvia Loreggian, guida, è nata nel 1990 a Padova, ha partecipato a diverse spedizioni con l’apertura di nuove vie in Nepal e in Alaska. Samina Baig è invece una delle alpiniste più forti del Pakistan. Nel 2022 è stata la prima pakistana a scalare il K2 ed è la trascinatrice del gruppo di connazionali.

“Sono mesi che ci prepariamo. Ora si entra nel vivo della spedizione – ha commentato Anna Torretta – C’è grande emozione a partecipare a un progetto tutto femminile, così inclusivo. Il K2 è una storia italiana, sarà bellissimo tentare di scalarlo con le nostre colleghe pakistane. Mi aspetto tanta fatica”. “Sono conosciuta soprattutto come arrampicatrice, ma anche per essere molto testarda – spiega Federica Mingolla. Quando mi metto in testa una cosa non mollo l’obiettivo e credo sia questo il mio modo di avvicinarmi all’alpinismo d’alta quota”.

Silvia Loreggian: “Ho accettato questa proposta perché voglio vivere un’esperienza diversa. Il mio fuoco è proprio quello che mi permette di lanciarmi in nuove sfide. C’è molta curiosità e motivazione”. “Ritornare sul K2 con questo gruppo di ragazze è davvero un orgoglio, è un progetto eccitante e storico che incoraggia le donne del Pakistan ad avere un sogno, un futuro”, dice Amina Baig. “Con Agostino Da Polenza abbiamo deciso di fare qualcosa di nuovo – commenta il presidente del Cai Antonio Montani -. Nel ‘54 la spedizione ha rappresentato la prima vera occasione di rilancio dell’Italia dopo la fine della Guerra. Con questo team femminile vogliamo continuare quella tradizione e andare al di là dell’alpinismo. Riprendiamo il filo delle attività scientifiche e sociali lungo la valle del Baltoro per le quali l’Italia è sempre stata protagonista in quell’area”.

Agostino Da Polenza coordinerà la cordata: “Il K2 esercita una forza magnetica che lo rende diverso dalle altre montagne. Nonostante l’evoluzione dell’alpinismo, la parte alta è sempre rischiosa anche oggi. Non bisogna sbagliare, ma abbiamo un team di professioniste, di guide alpine e con loro ci sono queste ragazze che stanno emergendo in una realtà non sempre facile. Fra loro c’è anche una ragazza di 19 anni”. Alla presentazione al Boga Space di Milano era presente anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Al di là del valore tecnico, scientifico e sportivo, credo una spedizione tutta al femminile come questa dia un esempio di libertà alle donne che vivono in quei luoghi”.