Spazi e fabbricati dismessi. Ecco le idee per il futuro

Dall’ex La Rosa Manichini a Palazzo Vismara, da via Oslavia a piazza del Mercato . Non solo ambiente, ma anche un mix di servizi e sostenibilità economica.

Spazi e fabbricati dismessi. Ecco le idee per il futuro

Spazi e fabbricati dismessi. Ecco le idee per il futuro

Non solo matrice ambientale, ma anche mix di servizi e sostenibilità economica nella variante al Pgt, che ha iniziato l’iter burocratico per l’approvazione. Nel nuovo disegno della città sono state individuati due nuovi ambiti di rigenerazione urbana. Il primo è quello di Palazzolo e ruota attorno all’ex La Rosa Manichini. Si pensa al recupero dei fabbricati dismessi, testimonianza di archeologia industriale, attraverso funzioni multiple, spazi aperti e il riuso di Palazzo Vismara. "C’è l’ipotesi è di un percorso ribassato che scende e collega due parti di città con una ciclopedonale - spiega l’ingegner Dario Vanetti di UrbanStudio -. È un processo di rigenerazione che lavorerà per riqualificare i percorsi lungo il Seveso e le connessioni pedonali per portare continuità anche al centro che si affaccia su Palazzo Vismara". C’è poi l’area di via Oslavia e piazza del Mercato, dove si intende valorizzare gli spazi, integrando funzioni di grande interesse sovracomunale, come la cineteca e la biblioteca Tilane, "che diventano un polo di servizi a supporto della città storica e di connessione pedonale sull’altro versante della ferrovia". Tra le opzioni anche il restyling degli spazi aperti e il riuso degli edifici nell’area mercato, ad esempio per il coworking. Resta confermato il piano di trasformazione di Cassina Amata ma senza grandi superfici di vendita, del Villaggio Ambrosiano con via Beccaria e viene riperimetrato quello di Calderara con via Riboldi, dove si prevede di insediare una quota di residenza libera e attività connesse a start up di ricerca anche legate alle università "per dare innesto al processo di riqualificazione complessiva del tessuto pur confermando piccolo commercio e servizi ai cittadini".

C’è infine l’Asse Rho Monza Nord che trasforma la dorsale Comasina in un boulevard territoriale per valorizzare i corridoi infrastrutturali de trasporto collettivo. "Si sposta l’attenzione dalle grandi trasformazioni alle rigenerazioni minute e diffuse. È un’operazione capillare - sottolinea l’ingegnere -. La matrice ambientale è l’elemento di sfondo strutturale del sistema urbano, l’elemento ruotante. L’asta fluviale del Seveso diventa la trama edificante del sistema degli spazi aperti e della multipolarità di Paderno. Accanto all’investimento tecnologico, occorre ripensare a corridoi territoriali come momenti di rinnovamento urbano". Si liberano aree oggi trasformabili e si dimezza la previsione insediativa: l’offerta residenziale degli ambiti in trasformazione, nella variante, è pari al 55% di quanto ipotizzato nel vecchio Pgt. "Nessun ambito è decollato fino a oggi e quindi la stima precedente era sovrastimata". La.La.