A.G.
Cronaca

Sos cassa integrazione in Lombardia, crescono le ore: “Industria in affanno”

Aumento a Milano: +22,7% rispetto a dicembre 2023. Preoccupazione per l'occupazione in Lombardia, con 46mila lavoratori coinvolti. Settori con dinamiche diverse. Uil chiede interventi per sostenere i lavoratori a rischio

Gli ultimi sei mesi del 2023 hanno segnato un significativo aumento della cassa integrazione

Gli ultimi sei mesi del 2023 hanno segnato un significativo aumento della cassa integrazione

I venti di crisi, con diversi fattori che si sommano creando un clima di incertezza, si riflettono in un aumento del ricorso alla cassa integrazione. Le ore autorizzate lo scorso gennaio nella Città metropolitana di Milano sono il 22,7% in più rispetto a quelle del mese precedente, dicembre 2023, mentre la media lombarda arriva a un +38,8%. La situazione nel Milanese, però, è migliore rispetto a quella di altre province. Nel confronto fra lo scorso gennaio e lo stesso mese del 2023 le ore di cassa integrazione sono il 32,9% in meno. A livello lombardo, invece, si registra un +12,3% rispetto a gennaio 2023. Attualmente sono quasi 46mila i lavoratori lombardi coperti da ammortizzatori sociali, che integrano il reddito in situazioni di crisi. Una fotografia scattata dalla Uil Milano e Lombardia, nel primo rapporto del 2024 realizzato sulla base dei dati Inps. "Di fronte a questi numeri siamo preoccupati per le prospettive di occupazione nella regione – spiega Salvatore Monteduro, segretario confederale Uil Lombardia – e sollecitiamo un’azione decisiva per sostenere i lavoratori a rischio. Sono sempre più importanti politiche attive del lavoro che offrano reali opportunità di ricollocazione anche attraverso l’implementazione delle misure finanziate dal Pnrr".

Il dettaglio settoriale del rapporto mette in luce dinamiche variegate: l’industria segna un aumento delle ore di cassa del 13,3% rispetto a gennaio 2023, a fronte di un calo nei settori dell’edilizia, dell’artigianato e del commercio. "Di fronte a questa realtà – si legge nel rapporto – è imperativo riconoscere che dietro ogni dato statistico si nasconde la vita di persone concrete, famiglie che affrontano l’incertezza di un futuro lavorativo sempre più incerto".