Il terribile accoltellamento avvenuto nella notte nella stazione di Lambrate ai danni di Christian Di Martino, vice ispettore della Polizia di Stato 35enne, ha sconvolto Milano e l’Italia intera. E ha innescato messaggi di vicinanza al poliziotto ferito ma anche riflessioni e polemiche sul tema della sicurezza.
La nota dal Viminale
Partendo dalla nota arrivata direttamente dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che “segue con apprensione l'evolversi delle condizioni di salute del Vice Ispettore della Polizia di Stato Christian Di Martino, rimasto gravemente ferito dopo essere stato raggiunto da numerosi fendenti sferrati da un cittadino extracomunitario, nel corso di un intervento alla stazione di Lambrate. Il titolare del Viminale è costantemente in contatto con il Capo della polizia, a cui ha chiesto di far giungere ai familiari e a tutti i colleghi del poliziotto la sua commossa vicinanza in questo momento di grande preoccupazione”. Anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini si è espresso sula vicenda: “Milano, marocchino clandestino, pluripregiudicato, lancia pietre dall'alto colpendo una donna, poi resiste al taser e accoltella i poliziotti. Un delinquente che merita di essere rispedito al suo Paese al più presto. Tutta la mia vicinanza al vice ispettore di Polizia che lotta per la propria vita, ai suoi famigliari e ai suoi colleghi".
Il presidente Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è informato dal Ministro Piantedosi sulle condizioni di salute del vice ispettore Christian Di Martino, accoltellato alla stazione di Milano, e ha pregato il Ministro dell'Interno di far pervenire all'agente ferito e alla Polizia di Stato la sua solidarietà.
Il presidente Fontana
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha fatto sapere "Sono in continuo contatto con l'Ospedale Niguarda dove il vice ispettore Christian Di Martino ha ricevuto una lunga e delicata operazione, a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stato accoltellato la scorsa notte da un uomo di origini marocchine alla stazione di Lambrate. L'ennesimo grave e inaccettabile episodio a Milano per il quale a pagare sono le nostre Forze dell'Ordine impegnate ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini. La mia vicinanza alla famiglia e ai colleghi della Polizia di Stato. Forza Christian!''
La Polizia di Stato
Anche Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, ha voluto esprimere vicinanza a Di Martino: “Viviamo con massima preoccupazione questi drammatici momenti in cui il nostro collega accoltellato a Lambrate lotta in ospedale dopo aver subito un delicato intervento. Preghiamo perché giungano al più presto migliori notizie e vogliamo manifestare tutta la nostra vicinanza ai suoi familiari. Sono quei momenti drammatici in cui si può cadere da un momento all’altro facendo questo difficilissimo lavoro che, purtroppo, non tutti conoscono e comprendono fino in fondo. È un drammatico esempio di quanto sia difficile operare con soggetti in stato di alterazione e invita a una profonda riflessione sull’uso della forza per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e degli operatori”
"Spicca certamente l’alto livello di umanità e di cautela dei poliziotti italiani, specie a fronte di episodi come l’ultimo avvenuto in America che tanto fanno discutere sulle procedure adottate dagli agenti. Spicca però anche l’assoluta necessità di migliorare e rinforzare procedure e strumenti perché i nostri operatori non restino in fin di vita nello svolgimento del loro dovere, e non debbano temere di poter difendere gli altri e se stessi. Spicca, più di tutto, quanto sbagliate, ingenerose e ignoranti della realtà siano le critiche che troppo spesso vengono mosse all’operato dei nostri Poliziotti, altissimo esempio di professionalità, coraggio e umanità che normalmente, in Italia, mantengono il più basso profilo possibile nell’utilizzo della forza anche a costo di finire in un letto d’ospedale. Una politica alquanto schizofrenica si esibirà ora in messaggi di solidarietà senza produrre fatti”.
La vicinanza del sindacato
"Siamo esterrefatti dalla crudeltà con cui questa notte il vice ispettore di Polizia Christian Di Martino, che ora versa in condizioni gravissime all'ospedale Niguarda di Milano, è stato ferito da un uomo marocchino con precedenti penali ed evidenti problemi di salute mentale. Non possiamo che stringerci attorno a lui e alla sua famiglia, proprio come in queste ore stanno facendo il ministro dell'Interno Piantedosi e il Capo della Polizia Pisani". Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
"Ciò che è accaduto questa notte - continua Pianese - fa emergere ancor di più quanto le donne e gli uomini delle Forze dell'Ordine siano costantemente esposti a rischi per la propria incolumità nello svolgimento del proprio lavoro: anche un banale intervento in difesa dei cittadini, infatti, può prendere una piega inaspettata e sfociare in un dramma. Ci aspettiamo che la politica e le istituzioni in maniera trasversale si stringano attorno a Christian, alla sua famiglia e alla Polizia; ma non solo ora, in un momento così difficile, bensì sempre, ogni giorno: gli agenti, che difendono lo Stato e i suoi cittadini, hanno un costante bisogno di sostegno da parte dello Stato. Tutti coloro che scelgono questa professione, infatti, mettendo a rischio la propria incolumità per il bene degli altri, necessitano del rispetto di tutti, a prescindere dal colore politico".
Le reazioni della politica
“La notizia dell'accoltellamento del poliziotto è un fatto gravissimo. A Milano è innegabile ci sia un problema sicurezza”, dice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva: “Esprimo innanzitutto la solidarietà all'agente ferito e sono vicina alle migliaia di agenti che ogni giorno rischiano la vita per garantire tutela agli italiani. La sicurezza è un valore per i cittadini e rappresenta uno dei temi cruciali per la convivenza civile nel nostro paese. Non bastano slogan o facili ricette per risolvere questo grave problema. Occorrono agenti e una politica strutturata che questo governo non sta attuando”.
Al coro di solidarietà si è unita anche l’europarlamentare e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone: “Innanzitutto voglio esprimere la mia vicinanza al vice ispettore gravemente ferito da un marocchino irregolare alla stazione di Lambrate e a tutto il corpo della Polizia di Stato. Purtroppo l'odio anti-divise alimentato dalla sinistra contribuisce a produrre aggressioni efferate come queste ai danni dei servitori dello Stato. Ogni giorno tre uomini o donne delle forze dell'ordine vengono attaccati da balordi per strada, ma per Pd e compagni in Italia esiste un regime poliziesco. Nonostante anni di denunce riguardo la pericolosità della zona della stazione di Lambrate, popolata notte e giorno da clandestini, punkabbestia e tossici, il Comune ha sempre sottovalutato i problemi. Milano è sempre più insicura, nel totale disinteresse del sindaco e del Pd. E i risultati sono questi. Coltellate a un poliziotto dopo aver “giocato” a lanciare pietre contro treni e passanti: mi auguro che questo balordo, con diversi alias e precedenti penali, sia immediatamente condotto al Cpr di via Corelli per procedere con l'espulsione”.
Anche il responsabile sicurezza del Pd, il deputato democratico, Matteo Mauri, ha espresso "grande solidarietà e vicinanza all'agente ferito a Milano e ai suoi familiari e colleghi. Seguiamo quanto accaduto con preoccupazione e condanniamo con forza questa ennesima aggressione contro gli agenti delle forze dell'ordine". Mauri, che è stato Vice Ministro dell'Interno con la delega proprio alla Pubblica Sicurezza, conclude dicendo che "quello che è accaduto stanotte dimostra quanti siano i rischi che corrono gli agenti che lavorano per garantire la sicurezza di tutti. Anche per questo serve intervenire subito per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutte le Forze di Polizia".