Negozi a porte chiuse contro lo smog e per il risparmio energetico

Milano, grazie alla pioggia i livelli di Pm10 in città sono ritornati alla normalità

Porte chiuse in molti negozi milanesi per difendersai dallo smog e risparmiare energia

Porte chiuse in molti negozi milanesi per difendersai dallo smog e risparmiare energia

Milano, 24 febbraio 2024 - La pioggia ha portato i suoi benefici effetti, e altri ne porterà a vedere le previsioni meteo, sciogliendo la cappa di smog che imprigionava Milano. Le concentrazioni di Pm10 ieri in città infatti erano ampiamente sotto la soglia di guardia di 50 mg/mc. I valori rilevati dalle centraline Arpa indicano: 12 mg/mc in viale Marche, 13 a Città Studi, 18 in via Senato e 11 al Verziere. Nella città metropolitana 7 mg/mc a Pioltello. Ma la pioggia non basta, se non per pochi giorni, e quindi ecco il senso della campagna per le porte dei negozi chiuse per ridurre i consumi energetici e contenere le emissioni.

È questo l'obiettivo del progetto “Siamo aperti al risparmio energetico” dell'asssociazione Confimprese - Le imprese del commercio moderno, rivolto a tutte le aziende associate e patrocinato dal Comune di Milano.

L'iniziativa prevede di tenere chiuse le porte dei negozi per promuovere il risparmio energetico, esponendo specifiche vetrofanie che indicano l'obiettivo del progetto. La campagna, che durerà per tutto il 2024, ha già raccolto numerose adesioni e mira a coinvolgere tutte le 450 imprese associate.

Il lancio della nuova edizione è stato ufficializzato a Palazzo Marino alla presenza dell'assessora all'Ambiente Elena Grandi e del presidente di Confimprese Mario Resca.

"Chiudere la porta dei negozi è una buona pratica, che dovrebbe essere sempre più diffusa e condivisa - commenta Grandi - ma che da anni è invece al centro di un dibattito acceso e controverso. Dobbiamo consumare meno energia e ridurre le nostre emissioni, cosa in evidente contrasto con la consuetudine di mantenere le porte aperte dei negozi".

Ridurre i consumi energetici "vuol dire contribuire a ridurre le emissioni, tema drammaticamente attuale, più che mai in questi giorni di continui superamenti dei livelli di polveri sottili. L'aria delle nostre città - conclude l'assessora - deve diventare più pulita e più sana, ma per ottenere questo risultato dovremo raccontare, coinvolgere, spiegare che ogni azione, anche questa solo in apparenza marginale, sarà fondamentale per il futuro dei nostri figli".

Confcommercio e le “lame d’aria”

"Il greenwashing è una pratica che sta diventando comune anche nelle posizioni ideologiche della politica. E così si riaccende stagionalmente il dibattito sulle porte aperte e chiuse dei negozi".

Lo sottolinea sulle sue pagine social il segretario generale della Confcommercio di Milano Marco Barbieri commentando la misura delle porte chiuse nei negozi per cercare di ridurre le emissioni. "Da tempo, con dati e studi alla mano, abbiamo dimostrato efficacia delle lame d'aria per ottimizzare il consumo energetico nel negozi - ha aggiunto -. La lama d'aria di fatto evita la variazione di temperatura all'interno di un negozio rispetto alle porte che, continuando ad aprirsi e chiudersi, fanno aumentare i consumi dei condizionatori che devono lavorare di più per mantenere la temperatura costante provocando un danno ambientale in termini di produzione di CO2". "L'uso delle lame d'aria è stato inserito all'interno del regolamento comunale dell'aria che ne ha riconosciuto l'utilità e la validità", ha proseguito sottolineano che con le porte chiuse non c'è "nessun risparmio energetico e nessun beneficio ambientale". "Non è una battaglia ideologica o di parte ma una scelta di buonsenso e attenzione che speriamo possa essere finalmente accettata e riconosciuta da tutti", ha concluso.