Smemoranda rinasce grazie alla bambola Gorjuss: il marchio rilevato dall’editore Lucio Santoro

La storica agenda, nata nel 1979 e fallita nel marzo 2023, sarà stampata anche quest’anno: “Saremo fedeli ai suoi valori”

Uno dei quaderni del marchio Gorjuss prodotti da Santoro. A destra, l'ultima edizione della Smemoranda

Uno dei quaderni del marchio Gorjuss prodotti da Santoro. A destra, l'ultima edizione della Smemoranda

Milano – La Smemoranda non è morta. Il diario che ha accompagnato milioni di giovani studenti dal 1979 verrà stampata anche quest’anno. La licenza del marchio Smemoranda è stata infatti rilevata dalla Santoro Italia Srl che ha assicurato la “continuità editoriale”. 

Lo ha comunicato la stessa società, partecipata dall’editore Lucio Santoro, dell’omonima Santoro Ltd (società con base a Londra), produttore e distributore del marchio “Gorjuss” (nome della bambolina che caratterizza i prodotti Santoro, derivato da Gorgeous, che in inglese significa “stupendo”(, e dall'imprenditore italiano Valerio Benini.

Smemoranda, da tempo difficoltà economiche, è fallita lo scorso marzo, a circa un anno dell'attivazione della procedura di composizione negoziata della crisi. Per un anno il marchio è stato rilevato dal gruppo Giochi Preziosi, ma nel gennaio 2024 si è svolta l'asta giudiziaria per l'acquisizione del marchio, che era però andata deserta.

Santoro italia, si legge in una nota, intende garantire "continuità al progetto editoriale, a tutti quei valori e contenuti che da sempre hanno caratterizzato il fenomeno (culturale) Smemoranda e che hanno trasformato il diario/agenda da un oggetto di consumo, a un vivace soggetto di cultura e design e poi di culto”.