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Cronaca

Smart City, il primato di Milano fa crescere anche l’hinterland

Milano è al primo posto tra le città italiane più "smart" secondo l'Unione Europea, grazie all'uso di soluzioni digitali che migliorano l'efficienza delle reti e dei servizi. Assago è al secondo posto, seguita da altre città lombarde e da Rhemes-Notre-Dame.

Colombo Clerici*

Milano sul podio delle ‘smart cities’ italiane secondo la definizione dell’Unione Europea: un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Una città intelligente va oltre l’uso delle tecnologie digitali per un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni. Significa reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. Significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e un migliore soddisfacimento delle esigenze di una popolazione che invecchia. Secondo la ricerca realizzata dalla società di consulenza Prokalos, sui 7.901 Comuni italiani suddivisi per dimensioni – dalle metropoli ai villaggi - presentata agli “Stati generali delle città intelligenti” svoltisi a Padova, Milano conquista il primo posto. Non solo. Assago, prima tra tutti i Comuni tra i 2.000 e 50.000 abitanti, si assicura il secondo posto in classifica. Ma la potente calamita del capoluogo lombardo trascina in alto Segrate, San Donato Milanese, Agrate Brianza, Monza che si inseriscono tra i top ten della classifica assieme a San Michele all’Adige, Bolzano, Brunico; con la sorpresa della 14^ posizione di Rhemes-Notre-Dame, 79 abitanti, Valle d’Aosta. Dopo Milano, Trento al Nord, Firenze al Centro e Cagliari al Sud tra le città medio-grandi sono le più smart d’Italia. Tutti i Comuni sono stati analizzati sulla base di sei dimensioni: smart governance, economy, environment, living, mobility e people. Lo studio ha dimostrato che anche i piccoli centri e le aree interne sono ricchi di esperienze virtuose. Si è osservato poi un effetto osmosi, con Comuni di minori dimensioni ben classificati perché beneficiano della posizione a ridosso dei grandi poli urbani. Come Milano ha messo bene in evidenza. 

* Presidente Assoedilizia