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Mutui 'anomali' da San Marino, Siri indagato per autoriciclaggio

Il senatore leghista inquisito per l'acquisto di una palazzina a Bresso

Armando Siri (Ansa)

Milano, 1 agosto 2019- Il senatore leghista Armando Siri è indagato per autoriciclaggio. È l’inchiesta con al centro due mutui ritenuti “anomali” concessi dalla Banca Agricola di San Marino, il primo dei quali utilizzato per l’acquisto di una palazzina a Bresso, nel Milanese.

Nei giorni scorsi, la Guardia di finanza ha effettuato perquisizioni in relazione al secondo mutuo presso la TF Holding srl e in altri uffici. È stato trovato anche un computer risultato di Siri: sarà il Senato a dover autorizzarne il sequestro. Al centro dell’indagine, coordinata dai pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro e coperta da stretto riserbo, la concessione dei due mutui - questa l’ipotesi investigativa - senza il rispetto delle normali garanzie. Il primo prestito di 585mila euro, già incasellato come “sospetto” dall’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, sarebbe servito per acquistare la palazzina per la figlia a Bresso. L’altro ritenuto “anomalo”, di 600mila euro, sarebbe stato concesso dalla medesima banca sanmarinese a Tf holding, che oltre a occuparsi della compravendita di immobili gestisce due bar, uno dei quali nel mezzanino della metrò milanese a Rogoredo. A capo della società ci sono due persone tra cui Fiore Turchiarulo, già candidato per il partito Italia Nuova di cui Siri era presidente. I due sarebbero stati presentati all’istituto di credito da Marco Luca Perini, capo della segreteria del parlamentare.

«Il mutuo concesso al senatore per l’acquisto di un edificio a Bresso è del tutto regolare, lo ha spiegato anche la Banca Agricola Sammarinese in un comunicato», assicura il suo avvocato Fabio Pinelli. «Siri – conclude il legale – si dichiara completamente estraneo a qualsivoglia ipotesi di reato e confida in un rapido accertamento dei fatti».