
Simba La Rue, all'anagrafe Lamine Mohamed Saida, nato in Tunisia il 17 maggio 2002
Milano, 4 aprile 2024 – Mentre per Baby Gang l’ultima parola non è ancora stata pronunciata, per Simba La Rue la sentenza definitiva è arrivata: non si sta parlando dei processi che i due trapper stanno affrontando in merito alla sparatoria in corso Como di luglio 2022, ma dei concerti in programma che, a causa dei problemi giudiziari, sono stati messi a forte rischio negli ultimi mesi.
Per Simba La Rue il rischio è diventato realtà e così è arrivata la comunicazione della cancellazione di tutte le date dei concerti annunciati: in merito all’ultimo album, pubblicato il 4 gennaio 2024, il trapper aveva annunciato il Tunnel – live tour.
Tutte le date cancellate
Cinque date in giro per l’Italia, tra cui Milano, che ad oggi sono state annullate, come rendono noto Colour Sound e Hangar Booking, le società organizzatrici del live, le quali sottolineano di aver subito questa scelta, indipendente dalle loro volontà e da quella del cantante.
Le date in programma erano quelle del 13 aprile a Senigallia, del 19 ad Alba, del 21 a Firenze, del 2 maggio a Roma e
del 9 maggio a Milano. Chi ha acquistato il biglietto potrà richiedere il rimborso.A rischio anche il Mediolanum di Baby Gang?
Giusto stamattina il collega “cacciatore di prede” è apparso davanti a giudici per difendersi dalle accuse che lo vedono imputato in due processi, di cui uno per una sparatoria in corso Como a luglio 2022: anche Baby Gang trema all’idea di dover annullare i concerti, o meglio il concerto-evento, in programma il 6 maggio 2024 al Mediolanum Forum, che per ora resiste a discapito dei dubbi.
Insomma, la faida tra trapper culminata nella sparatoria del luglio 2022 che li ha visti coinvolti, ha finito per togliergli la possibilità di esibirsi live: Simba La Rue e Baby gang sono stati descritti dai giudici del tribunale di Milano come personalità contraddistinte da una “spiccata pericolosità sociale" da una "consuetudine alla violenza e alla sopraffazione e umiliazione" degli altri.
Soprattutto Simba La Rue, secondo i giudici, è stato “animato da una violenza cieca e incontrollata” che sottolinea la totale mancanza di consapevolezza per le azioni compiute.