Milano, 4 giugno 2024 – Il trapper Simba La Rue esce dal carcere. Il tribunale del Riesame di Milano ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Niccolò Vecchioni, disponendo per lui l’obbligo di dimora. Simba – al secolo Mohamed Lamine Saida, ventunenne, attivo fra le province di Milano, Lecco e Como – è in carcere dall’aprile scorso, quando la corte d’Appello di Milano aveva aggravato la misura cautelare, dall’obbligo di dimora alla custodia in carcere, dopo l’incidente occorsogli al kartodromo di Rozzano. In quell’occasione Simba aveva abbandonato l’auto incidentata contro un palo e se l’era data a gambe, insieme ad alcuni amici.
Le motivazioni della carcerazione
I giudici (Gazzaniga-Re-Puccinelli), all’epoca, avevano evidenziato nel provvedimento di carcerazione "reiterate violazioni" gravi e una "totale incapacità di autocontrollo dell'imputato", già condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi nel processo (oggi udienza di appello a Milano) con al centro una sparatoria vicino a corso Como, avvenuta nel luglio di due anni fa, e a 4 anni in un altro procedimento sulla cosiddetta "faida tra trapper".
Il processo
Ci sono anche notizie meno buone sempre per Simba La Rue e per il quasi coetaneo (ha un anno in più) Baby Gang. Nel corso del processo d’Appello a Milano per la rissa nel luglio 2022 in zona corso Como in cui due giovani furono gambizzati a colpi di pistola, la sostituta procuratrice generale Daniela Meliota ha chiesto che vengano confermate le condanne subite in primo grado dai due trapper e di sei loro amici.
Baby Gang, alias di Zaccaria Mouhib, e Simba La Rue, erano stati condannati nel novembre 2023 rispettivamente a 5 anni e 2 mesi e 6 anni e 4 mesi con le accuse di rissa aggravata, porto abusivo di armi e rapina dal Tribunale insieme ad altri sei loro amici.
Gli avvocati difensori Niccolò Vecchioni, Jacopo Cappetta e Giosué Bruno Naso hanno puntato a far cadere il reato di rapina, il più grave e che pesa maggiormente nel calcolo della pena. Il collegio della terza sezione penale della Corte di appello, presieduto da Renata Peregallo, ha rinviato l'udienza al prossimo 9 luglio.
La ricostruzione
Stando alle imputazioni della Procura veneta, Baby Gang e gli altri del gruppo avrebbero aggredito in casa Benskar gli altri due “con pugni” e con “l’uso di coltelli e bastoni”, provocando loro numerose ferite anche “alla testa”. Tra i sette indagati c'è anche una ragazza, fidanzata con un componente della “crew”, la quale avrebbe teso la presunta trappola ai tre feriti: aveva stretto, infatti, con loro “apparente amicizia”, scrivono i pm, ed era riuscita ad entrare nella loro casa.
Dopo aver bevuto e fumato hashish Benskar e gli altri due si erano addormentati e lei a quel punto avrebbe aperto la porta a Baby Gang e agli altri aggressori. I giovani sono anche accusati di rapina, perché avrebbero portato via ai tre un portafoglio, soldi in contanti e un borsello. Dagli atti delle indagini precedenti era emerso che Samir Benskar sarebbe stato il “presunto mandante dell'aggressione nei confronti” di Simba La Rue, che a metà giugno del 2022 aveva subito un agguato ed era stato ferito gravemente a coltellate ad una gamba a Treviolo, in provincia di Bergamo.
Una presunta “vendetta” per il fatto che Mohamed Amine Amagour, ossia il rapper Baby Touché, il 9 giugno era stato picchiato e tenuto dentro un'auto per due ore coi video postati sui social.