
Sicurezza, corsa contro il tempo Soffitti delle scuole ai raggi X 36mila euro per le verifiche
Nuovi controlli sui soffitti delle scuole a Cernusco, dai nidi alle medie, si corre per chiudere prima dell’avvio dell’anno, a settembre. Continua l’operazione sicurezza negli istituti dopo il distacco di un pezzo di solaio in una classe di quinta elementare in via Mosè Bianchi a fine 2020. Gli stress-test erano partiti subito dopo l’incidente e non si sono più fermati. Ora, la giunta ha destinato altri 36mila euro alle verifiche proiettate su un lasso temporale più ampio. Dappertutto è sempre stata confermata la tenuta, ma per precauzione sono state messe in cantiere altre analisi. Occhi puntati sulle solette in laterocemento, lo stesso materiale che cedette tre anni fa e che soffre gli sbalzi termici. I tecnici comunali stabilirono che "si trattò di sfondellamento", così si chiama il crollo di intonaco dal punto di vista tecnico, e tutto finì in una relazione per cristallizzare fatti e responsabilità. Il sindaco Ermanno Zacchetti incontrò i genitori e spiegò che la causa dell’episodio "fu un errore di costruzione dell’istituto che risale al 1985". Le infiltrazione, come si disse in un primo momento, "non avevano avuto alcun ruolo".
A far da detonatore sarebbero state le continue sollecitazioni caldo-freddo, stagione dopo stagione. A salvare compagni e maestra, - tutto si chiuse per fortuna senza che nessuno si facesse nemmeno un graffio - fu Marco, l’alunno di 10 anni vide una crepa e lanciò l’allarme. L’insegnante fece subito uscire tutti, subito dopo un rettangolo di due metri per uno cadde rovinosamente a terra. Ma. ormai, la stanza era vuota. Una sequenza a lieto fine, nonostante le premesse. Il primo cittadino indagato dalla Procura di Milano per la vicenda, fu lui stesso a rivelare di aver ricevuto un avviso di garanzia, lanciò immediatamente l’indagine, prima sulla primaria al centro del caso, sigillando l’aula in questione e quelle a fianco, e poi allargando lo sguardo al resto della città. La campagna straordinaria cominciò a lezioni in corso e ora prosegue in chiave preventiva mentre bambini e ragazzi sono in vacanza. L’amministrazione ha drenato le risorse necessarie in parte dagli oneri di urbanizzazione e in parte dall’avanzo per investimenti. Una delibera traccia la copertura del piano.
Barbara Calderola