Si lavora insieme in cambio di “buoni fatica”

A Settimo un progetto formativo all’avanguardia: gli adolescenti da 14 a 19 anni ricevono compensi da spendere nei negozi locali

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di Roberta Rampini

"Non avevo niente da fare, a casa mi sarei annoiato, qui mi diverto e poi c’è il Buono Fatica". Quattordici anni, Dario è uno dei ragazzi che partecipano al progetto “Ci sto? Affare fatica” organizzato dal Comune di Settimo Milanese per promuovere la socialità all’aria aperta dei ragazzi e delle ragazze, valorizzando il tempo delle vacanze estive attraverso piccoli interventi di manutenzione e di cura dei beni comuni. Un progetto virtuoso ideato nel 2016 dal Comune di Bassano del Grappa che arriva per la prima volta anche in Lombardia. Cinquanta ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni, un giovane tutor con il ruolo di guida e coordinatore, un adulto “tuttofare” (handyman) che trasmette ai ragazzi le sue competenze sul campo. "Sono un pensionato ma faccio volontariato in tante realtà locali, questo progetto mi è sembrato una bella opportunità per mettermi ancora in gioco e insegnare ai ragazzi a fare qualche lavoretto. In questi giorni stiamo rimettendo a nuovo la cancellata del Parco Farina – dichiara l’handyman Fabrizio Tosi –: i ragazzi sono bravi, imparano in fretta".

Magliette rosse ben visibili e riconoscibili, attrezzi da lavoro, la voglia di scherzare tipica degli adolescenti. "Volevo fare qualcosa di bello per la mia città – racconta Andrea, 17 anni – ma anche stare in compagnia. Con il Buono Fatica che mi daranno alla fine di questa settimana pensavo di acquistare i libri per il prossimo anno scolastico". Dal Parco Farina di via Grandi al Bosco della Giretta, da lunedì a venerdì, tutte le mattine i ragazzi sono coinvolti in attività di manutenzione del verde, di pulizia dei sentieri, di tinteggiatura di panchine e staccionate. Dopo qualche nozione iniziale su come smontare e rimontare le panchine, come scartavetrare e verniciare un cancello, la mattinata di lavoro trascorre in fretta, "mi piace molto venire qui, pensavo fosse più faticoso", commenta Matteo di 16 anni. Anche Sara, 14 anni, terminato l’esame di terza media si è aggregata al gruppo: "È stata mia madre a propormi questa esperienza, si lavora solo al mattino, poi abbiamo comunque il pomeriggio libero per stare con gli amici o fare altro". Con loro c’è anche il tutor Luca Pizzurro, un trascorso negli scout: "Io li affianco per dare loro il buon esempio e intanto osservo le dinamiche del gruppo".

Per tutti una ricompensa, il Buono Fatica (del valore di 50 euro) spendibile nei negozi della città, per mangiare una pizza, comprare libri o altro ancora: "Anche questa è una circolarità virtuosa tra volontari e negozianti – dichiara l’assessore al welfare, Stefano Panzeri –. Il fatto di prendersi cura della propria città è anche un esempio di cittadinanza attiva e di partecipazione alla cura del territorio e di come si possono raggiungere ottimi risultati facendo squadra, e anche questo ha un valore educativo molto importante".

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