"Ha vinto un milione di sterline": si fa truffare via mail e poi incolpa una doganiera

Aveva aderito a una finta offerta versando 535 euro e aspettava dalla Sony il regalo che naturalmente non arrivava

La polizia postale invasa dalle denunce di frodi informatiche

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Milano - Babbo Natale esiste davvero. Deve esserne convinto Francois F.T., talmente sicuro di aver diritto al premio da un milione di sterline promessogli dalla filiale inglese della Sony - dopo che aveva aderito alla solita imperdibile offerta versando 535 euro - da arrivare a presentare denuncia contro una funzionaria dell’autorità doganale britannica che avrebbe bloccato senza motivo il pacco premio a lui destinato.

È evidente che F.T., rimasto vittima di una delle tante truffe che si consumano ogni giorno via mail, deve aver pensato che a lui non la si poteva fare senza pagare "dazio". Così si è rivolto alla magistratura che però, anche se in questo caso la dinamica era apparsa fin da subito piuttosto chiara, ha comunque dovuto in qualche modo procedere ad accertamenti prima di poter chiedere al giudice delle indagini preliminari l’inevitabile archiviazione del fascicolo.

Inevitabili a quel punto anche certe considerazioni da parte della Procura sull’autore dell’esposto, visto che la giustizia già piuttosto lenta di suo e oberata di fascicoli, ha dovuto comunque perdere tempo su una vicenda di per sé abbastanza ridicola. "Suscita stupore, per la verità - scrive il magistrato nella richiesta di archiviazione - che il querelante – che non risulta essere in età così avanzata da far ritenere le sue facoltà mentali compromesse (salvo patologie non note) – possa avere davvero creduto di aver vinto un premio di oltre un milione di sterline e che la somma gli sarebbe stata recapitata con spedizione a mezzo corriere". Ma non è tutto. "Ancor più stupore suscita la circostanza che lo stesso continui a crederlo, a distanza di oltre 6 anni, tanto da giungere a presentare querela per gli stessi fatti".

Insomma, oltre che piuttosto ingenuo, il tentativo di ottenere giustizia da parte di Francois è partito pure a scoppio ritardato, dopo ben sei anni dai fatti. Che nel frattempo sia stato su Marte? Che avesse perso la memoria? Non lo sapremo mai.

D’altre parte è chiaro che " certamente - scrive il pm - vi è stata truffa ai suoi danni da parte di ignoti soggetti che l’hanno ingannato, facendogli pagare 535 euro con una macchinazione tanto fantasiosa, che però – evidentemente – è riuscita ad andare a segno, sfruttando una particolare vulnerabilità della vittima". Babbo Natale non ha colpe.

 

 

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