
Shiva (Andrea Arrigoni) e i machete sequestrati dalla polizia
Milano – Ai magistrati il rapper Shiva (vero nome Andrea Arrigoni) dovrà spiegare anche l’utilizzo che ha fatto, o intendeva fare, delle armi sequestrate durante la perquisizione della sua casa discografica.

Negli uffici dell’etichetta discografica Milano Ovest, davanti alla quale la sera dell’11 luglio 2023 due giovani vennero colpiti da colpi d’arma da fuoco alle gambe, gli agenti della Squadra Mobile hanno infatti trovato una pistola giocattolo e alcune mitragliatrici soft air, detenute senza autorizzazione. A bordo di un'auto nella disponibilità degli 8 indagati, tra i quali lo stesso Shiva, sono invece stati trovati due machete.

Nell’inchiesta sulla sparatoria dell’11 luglio il musicista, originario di Legnano, deve rispondere di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. In base a quanto fin qui ricostruito dagli investigatori, l’episodio è da “ricondurre a pregressi contrasti tra soggetti gravitanti nel mondo rap-trap milanese”. Il tentato omicidio sarebbe quindi avvenuto al culmine del tentativo di aggressione che i due giovani feriti avrebbero messo in atto nei confronti di Shiva e dei suoi amici.