Sgombero prorogato dalla micro casa

Sgombero  prorogato  dalla micro casa

Sgombero prorogato dalla micro casa

Sgombero prorogato dalla micro casa, prima vittoria del Sicet per salvare dalla strada la famiglia di Trezzo con tre figli piccoli, da 1 a 4 anni, che "rischia di non avere più un tetto sopra la testa pur avendo sempre pagato l’affitto", dice Gianluigi Colombo, coordinatore della sezione di casa del sindacato inquilini. Anche la parrocchia è scesa in campo per aiutarli, gli appelli si moltiplicano in chiesa alle fine della funzioni e sul giornalino distribuito a tutta la comunità. "Cerchiamo un’altra abitazione, tanto più che la mamma è incinta e presto i bambini saranno quattro". Il piccolissimo appartamento preso a pigione dalla coppia "è inabitabile e antigenico, mancano cappa e antibagno", l’Amministrazione aveva respinto la richiesta di residenza avanzata dai genitori "perché non ha le condizioni minime", ed era scattato l’iter per liberarlo. Il sindacato aveva chiesto al Comune un alloggio d’emergenza, "ma il municipio non ce l’ha perché non ha attivato la quota riservata. Come prevedono le norme regionali il 10% del patrimonio immobiliare pubblico può essere destinato a chi non ha più casa. Ora abbiamo tempo fino al 9 luglio per trovare un’alternativa, prima la data era il 28 maggio. Se non ce la faremo - ancora Colombo - l’Amministrazione provvederà ai minori e alla madre e il padre dovrà arrangiarsi. Una mancanza alla quale bisogna riparare". Il Sicet, che il 25 aprile aveva manifestato per gli inquilini in difficoltà, lancia di nuovo l’invito a farsi avanti "a chiunque abbia un appartamento sfitto da destinare a queste persone. Hanno sempre pagato, il padre fa due lavori, è in regola". Parole ripetute pure ai fedeli, "anche loro si sono rimboccati le maniche per evitare il peggio".

Bar.Cal.

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