F.L.
Cronaca

Milano “sfratta” i Combattenti e Reduci da piazza Baiamonti. Il direttivo: “Reazione alle proteste per salvare il glicine e i tigli”

Il Comune, con due anni di anticipo, ha notificato al circolo che alla fine della concessione dovranno abbandonare la storica sede. I rappresentati dei combattenti: “Abbiamo dato fastidio all’amministrazione”

Milano “sfratta” i Combattenti e Reduci da piazza Baiamonti. Il direttivo: “Reazione alle proteste per salvare il glicine e i tigli”

Si prospetta un'altra battaglia per il circolo Combattenti e Reduci di piazza Baiamonti. L'associazione, che negli scorsi mesi era stata in prima linea per salvare i due tigli e il glicine adiacenti al parco Lea Garofalo, si trova davanti a una nuova sfida: lo sfratto.

Il Comune ha infatti notificato al direttivo dei Combattenti la fine anticipata della concessione per la sede del circolo, che ora si trova in uno dei due storici daziari di Porta Volta, nonostante questa sarebbe dovuta terminare nel novembre 2025.

La lettera

"Spettabile concessionario" l'incipit della lettera del Comune di Milano che come oggetto riporta "Comunicazione di disdetta del contratto di concessione relativo all'unità immobiliare di proprietà comunale sita a Milano in via Volta 23, ex casello daziario di Porta Volta". Poi il messaggio: "Il giorno 25/11/2025 scadrà il contratto in oggetto indicato. Si provvede, pertanto, con la seguente lettera a comunicare formalmente disdetta della concessione in corso per ogni conseguente effetto di legge. Cordiali Saluti".

La risposta del circolo 

Una decisione che, dopo l'abbattimento del glicine e dei due tigli, ha riacceso polemiche. In particolare mosse dal consigliere comunale dei Verdi, Carlo Monguzzi, che in un post Facebook ha annunciato che il circolo Combattenti e Reduci non rimarrà inerme davanti alla presa di posizione comunale. "Sfratto per fine locazione, certo ci sono le regole. Il circolo Combattenti e Reduci, che ora gestisce uno dei caselli daziari di piazza Baiamonti, e che è stato alla testa dei comitati e dei cittadini che hanno fatto la battaglia per salvare il glicine che tutta la giunta voleva assolutamente abbattere invece che essere premiato e ringraziato viene sfrattato. Scandaloso. Abbiamo salvato il glicine e 2 tigli ( purtroppo non gli altri 2) Salveremo il circolo!".

“Si può parlare di un ‘quasi sfratto’”, Nunzio Taccardi, uno dei responsabili del direttivo del circolo Combattenti e Reduci, ci tiene a specificarlo. “Di fatto è una comunicazione che ci ricorda la scadenza del contratto. Ci tengono a farci capire che al termine dell’accordo ci manderanno via. La legge dice che questi posti vengono attribuiti attraverso bando di gara: seguiremo questa via per rimanerci. Il nostro scolo di vita in questo casello daziario non viene considerato. Abbiamo due anni di tempo per parlare in maniera civile con l’amministrazione. Faremo delle proposte costruttive e proveremo a far pesare il fatto che siamo un’associazione con tanti anziani ma non solo. Stanno sconvolgendo un luogo di aggregazione vera e socialmente molto utile, come disse Pisapia nel 2013. Azzerare un contratto che va avanti da così tanto tempo mostra che questa giunta non ha interesse verso i combattenti”.

Le ragioni per cui questa comunicazione è arrivata un anno prima del dovuto (la notifica di fine concessione solitamente arriva a 12 mesi dal termine dell’accordo) per Nunzio sono chiarissime: “In questa vicenda pesa il nostro ruolo nelle manifestazioni di dissenso contro l’abbattimento del glicine e dei due tigli adiacenti al parco Lea Garofalo. Abbiamo dato fastidio all’amministrazione portando avanti le proteste anche raccogliendo 53mila firme per fermare l’abbattimento di queste piante. Non ci hanno voluto ascoltare, facendo una gran brutta figura”.